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I migliori ristoranti bresciani per l'Espresso: 3 locali nell'olimpo del gusto

Sono più di 30, in lungo e in largo in tutta la provincia: pubblicata la guida dell'Espresso ai migliori ristoranti d'Italia

Con qualche mese di ritardo rispetto al tradizionale appuntamento d'autunno, ovviamente causa Covid, la guida dell'Espresso ai migliori ristoranti d'Italia torna prepotentemente d'attualità con la sua edizione 2021, la numero 43: simbolica e particolare la scelta della pubblicazione (sia cartacea che digitale, anche su app) che per la cronaca coincide con l'1 giugno, ovvero il giorno in cui si può tornare a pranzare e cenare anche al chiuso.

La nuova guida 2021 ai ristoranti d'Italia

La guida raccoglie più di 2.200 recensioni di ristoranti e trattorie: tra questi ci sono anche i 900 “locali top” premiati con i celebri “cappelli”, oltre a una speciale sezione dedicata anche alle migliori pizzerie della penisola. Bene, benissimo la provincia di Brescia: tra conferme e new entry sono più di una trentina gli indirizzi nostrani premiati nella guida con almeno un cappello. A latere, si segnala anche la guida ai migliori vini d'Italia.

Ristoranti bresciani sugli scudi, e che ristoranti. A partire dal Miramonti L'Altro di Concesio: la maestria di chef Philippe Leveille l'ha portato ormai nell'olimpo del “Cappello d'oro”, cioè il riconoscimento (che è stato assegnato solo a 14 ristoranti in tutta la penisola) che vale come una sorta di “hall of fame”, a imperitura memoria e senza che nessuno possa più scalzarlo dalla speciale graduatoria.

I migliori ristoranti bresciani per l'Espresso

Non da meno, ovviamente, tutti gli altri. Nel dettaglio: con cinque Cappelli, il massimo riconoscimento, ci sono il Lido 84 di Gardone Riviera e Villa Feltrinelli di Gargnano. Poi, i tre Cappelli: il ristorante Dina di Gussago e lo storico Gambero di Calvisano. E ancora, due Cappelli: Due Colombe (Corte Franca), Esplanade (Desenzano del Garda), Leonfelice Vista Lago (Erbusco), Il Fagiano (Fasano di Gardone Riviera), Capriccio (Manerba), Saur (Orzinuovi), Sedicesimo Secolo (Orzinuovi), Casa Leali (Puegnago), Leon d'Oro (Pralboino).

A completare la preziosa classifica ci sono i 16 ristoranti bresciani che si sono meritati almeno un Cappello. Qui in ordine alfabetico dal paese in cui si trovano: Gaudio (Barbariga), Castello Malvezzi (Brescia), La Bottega di Vittorio (Brescia), La Piazzetta 2070 (Brescia), Lanzani Bottega e Bistrot (Brescia), Veleno (Brescia), Carlo Magno (Collebeato), Cappuccini Resort (Cologne), La Lepre (Desenzano), La Tortuga (Gargnano), Villa Giuglia (Gargnano), H2O (Moniga), Osteria della Villetta (Palazzolo), Il Colmetto (Rodengo Saiano), Al Malò (Rovato), Locanda del Benaco (Salò), Qb Duepuntozero (Salò).

I ristoranti “segnalati” e quelli “recensiti”

Per concludere, volata finale con i ristoranti bresciani che non hanno raggiunto il “cappello” ma sono stati segnalati o recensiti. Tra i “recensiti”: Al Porto (Iseo), Duo (San Felice del Benaco) e I Pioppi (Torbole Casaglia). Tra i “segnalati”: Aroma (Brescia), El Licinsì (Brescia), Eden (Brescia); Hosteria (Brescia), Carne & Spirito (Brescia), Lorenzaccio (Brescia), Officina del Mare (Brescia), Porta Antica (Brescia), Trattoria 1960 (Brescia), Scarabeo (Brescia), La Dispensa (San Felice).

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