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Il lago di Garda sogna il Giro d'Italia: una tappa bresciana per il 2021?

Una tappa bresciana (dal lago di Garda) per il Giro d'Italia 2021: questa l'ipotesi a cui sta lavorando il Comune di Desenzano. Trattative in corso: i dettagli

Desenzano sogna in “rosa” e aspetta il Giro d'Italia: la capitale del Garda potrebbe infatti ospitare la partenza di una tappa per l'edizione 2021, magari una cronometro con arrivo a Verona. Le indiscrezioni sono state confermate in questi ultimi giorni: il percorso del Giro 2021, rivoluzionato causa pandemia – erano previste anche alcune tappe in Ungheria, inevitabilmente annullato – deve ancora trovare la quadra. Quindi da qui alla fine dell'anno tutto è ancora possibile.

“Sarebbe un'opportunità incredibile per il rilancio turistico di tutto il Garda – spiega l'assessore al Turismo Francesca Cerini – e per dare nuova linfa a uno dei settori più colpiti dall'emergenza sanitaria. Dopo un periodo così cupo direi che abbiamo davvero bisogno di un po' di colore, e niente di meglio di  un po' di rosa”. Rosa come la maglia che a Desenzano manca ormai dal 2013, l'anno dell'ultimo passaggio della carovana del Giro (tra l'altro proprio sul lungolago).

Una partenza a Desenzano, 50 anni dopo

Ma l'ultima partenza di una tappa è ancora più vetusta, esattamente 50 anni fa: correva il 1971, quando fu Davide Boifava (bresciano di Nuvolento) a vincere la cronometro di 28 chilometri da Desenzano fino a Serniga di Salò. “Avevamo incontrato gli organizzatori ancora nel 2019 – dice ancora Cerini – ma con la pandemia tutto si è arenato. Siamo stati ricontattati da poco, segno che l'interesse c'è: i dettagli non li conosciamo, ma vogliamo crederci fino in fondo, e prima di prendere qualsiasi decisione è giusto sedersi al tavolo e parlare”.

L'ipotesi di una cronometro fino a Verona

L'ipotesi, come detto, è quella di una tappa a cronometro da Desenzano a Verona: sono circa 40 chilometri, la distanza ideale per le crono moderne. Potrebbe essere la penultima tappa, ipotizzando un arrivo, o addirittura l'ultima se invece il gran finale fosse tutto scaligero: in ogni caso si tratterebbe di una giornata decisiva per la classifica generale. Con tutte le (buone) conseguenze del caso, anche in termini di visibilità.

“Sarebbe una vetrina per tutto il Garda – chiosa l'assessore Cerini – e per questo spero che anche i Comuni vicini siano interessati a collaborare, a fare rete e a sostenere la nostra candidatura”. Non sarebbe la prima partenza gardesana: anche in tempi recenti il lago è stato un partner importante della Corsa Rosa.

Il Giro sul Garda: tanti precedenti in pochi anni

Solo per citarne alcune: nel 2001 il Garda fu protagonista di un'intera tappa, anche allora era una cronometro (da Sirmione a Salò). Altra crono nel 2007, quando il Giro partì da Bardolino per arrivare appunto a Verona: nel 2012, invece, la partenza fu a Limone del Garda con arrivo in Trentino. L'anno successivo, quando il Giro si concluse a Brescia (con vittoria finale di Vincenzo Nibali), l'ultima tappa del 26 maggio attraversò anche Castelnuovo, Peschiera, Sirmione, Desenzano e Lonato prima di proseguire per Ponte San Marco, Ciliverghe e Sant'Eufemia. Fu parecchio bresciana anche la tappa del 2018, partita da Riva del Garda e arrivata fino a Iseo: per gli addetti ai lavori (e soprattutto gli sponsor) venne chiamata “Franciacorta Stage”, per i tanti chilometri in mezzo ai vigneti.

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