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Elezioni comunali 2013

Uniti per forza, dopo le primarie: «La giunta Paroli? La peggiore dal dopoguerra»

Così Emilio Del Bono, a un mese e dieci giorni dalla tornata elettorale: dopo l'ampia vittoria alle Primarie, è già tempo di programma condiviso

Le primarie del centrosinistra bresciano, cinque giorni dopo e “adesso ci siamo”, e lo si è sentito dire da più d’uno, quasi 5000 votanti e una larga vittoria per Emilio Del Bono, il più ‘istituzionale’ dei tre candidati, quello con il marchio PD. “Nessun conto e nessun calcolo – ci racconta il candidato ufficiale e ormai ‘incoronato’ del centrosinistra – l’obiettivo era vincere bene per rendere chiara l’idea che saremmo stati noi a guidare la coalizione”. Sull’affluenza, peggio che alle primarie nazionali, meglio che a quelle lombarde, “ha pesato sicuramente la volontà che si respira, la convinzione più ferma tra gli elettori del centrosinistra che si possano vincere le elezioni, la città che ha voglia di risposte nuove, non è più solo un problema politico”.

Alleati certi Marco Fenaroli e Maria Cipriano, gli altri due delle primarie, “con loro ho già parlato, lavoreremo insieme per costruire una coalizione forte e competitiva”. Ma sulle dichiarazioni della vigilia, che hanno richiamato quelle di Pierluigi Bersani in tutta Italia, “vincerò le primarie e poi anche le elezioni”, c’è qualcuno che ha già suggerito di toccare ferro: “Noi tocchiamo sempre ferro – sorride Del Bono – la competizione elettorale è per sua natura molto complessa, e difficilmente prevedibile. La strada è sempre in salita, ma sappiamo che ce la possiamo giocare, siamo in campo per vincere”. I cartelloni già chiedono di cambiare l’aria: “A Brescia c’è la consapevolezza e la volontà di cambiare, perché questa giunta è stata solo incompetente, e inconcludente, secondo me la peggiore dal dopoguerra”.

Ma anche Marco Fenaroli toccherà ferro? “I bravi giocatori giocano per vincere – ci spiega il candidato sostenuto da SEL e dal Comitato Al Lavoro Con Brescia, che ha ottenuto il delle preferenze – lo spirito dei tempi che corrono ci chiede uno sforzo comune per vincere, e per questo metteremo in campo tutte le nostre forze per sostenere il candidato Del Bono. Mantenendo ovviamente la nostra fisionomia politica, quella della sinistra bresciana, anche discutendo di cose che altri preferiscono non dire. Il programma, poi, sarà sicuramente condiviso: ma non ci metteremo a scrivere le solite enciclopedie che non si vendono, quelli che contano sono i punti del cambiamento”.

Un cambiamento, continua Fenaroli, davvero necessario, forse il vento ora tira da un’altra parte. “Il problema – sorride – è che vento e aria vanno dove vogliono! Ma è la città intera che bisogno di un cambiamento vero, la destra tutta ha sbagliato l’analisi della crisi, e non solo a Brescia, ha continuato imperterrita a lavorare con strumenti e programmi che andavano bene, forse, solo prima della crisi. Tanti gli errori che dipendono da questa incomprensione, dal PGT alla scuola, al sociale”.

Con fare esperto, commentando i risultati delle primarie Fenaroli ci ripete che “i termini di una vittoria e di una sconfitta rendono poco l’idea dei processi politici, la politica è fatta dai rapporti sociali”. Ma sull’affluenza? “So che qualcuno ha storto il naso per i numeri raggiunti ma, secondo me, rispetto al lavoro fatto e in così poco tempo, la risposta è stata più che buona. In fondo si è trattata di una campagna che non ha raggiunto il vertice dei media nazionali.. non abbiamo mica fatto le primarie su Sky!”.

- Primarie 2013 Brescia, i risultati: Del Bono 67,9%, Fenaroli 29,3%, Cipriano 2,8%

- Primarie 2013 Brescia, il confronto in CGIL: "Mandiamo Paroli a casa!"

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