L'azienda chiude dalla sera alla mattina: licenziati 106 lavoratori
Sciopero e presidio permanente per i lavoratori
Sciopero e presidio permanente per i lavoratori della Timken di Villa Carcina, chiamati a una durissima lotta di difesa del posto di lavoro: l'azienda, infatti, come riferisce il sindacato Fiom “ha comunicato la chiusura immediata dello stabilimento, con il conseguente licenziamento dei 106 lavoratori che da lunedì sono in sciopero e presidio permanente”. La Timken è una multinazionale americana del settore della componentistica automotive, presente in 30 Paesi con oltre 50 stabilimenti, 24 centri di distribuzione e 85 filiali, 17mila dipendenti e un fatturato (nel 2020) di 3 miliardi e mezzo di dollari.
La nota della Fiom
“Dopo la Gianetti Ruote, in Brianza, e la Gkn di Campi Bisenzio – spiegano Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive, e Antonio Ghirardi, segretario generale Fiom Brescia – stiamo assistendo all'ennesima aggressione al lavoro e al tessuto industriale e sociale di un territorio di una multinazionale, che preferisce il licenziamento all'utilizzo di ammortizzatori sociali”.
“La Fiom – continua la nota – ha chiesto al Ministero di convocare azienda e istituzioni locali per affrontare l'ennesima vertenza ed evitare i licenziamenti. E' urgente inoltre far ripartire il tavolo del settore automotive per affrontare la fase di transizione e individuare gli investimenti e gli strumenti per la tutela dell'occupazione e dell'industria”.
La ristrutturazione green
Il riferimento è alla grande trasformazione in atto, la ristrutturazione in senso “green” (auto elettriche) di tutta l'industria automobilistica: sarà una “rivoluzione” verde ma anche un drammatico conto da pagare per operai e lavoratori europei. Si stimano infatti a centinaia di migliaia, se non a milioni, i posti di lavoro a rischio in tutta Europa. Sul fronte bresciano, il sindacato riferisce che l'azienda per ora non ha rilasciato “nessun commento”.