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Economia Gardone Val Trompia

L’esercito americano dice addio alle pistole Beretta

La nuova commessa da 580 milioni di dollari per la fornitura di pistole all'esercito statunitense non è stata vinta dall'azienda di Gardone Val Trompia.

Perso l’esercito, rimangono Guardia Costiera e corpo dei Marines, più tutti i clienti non istituzionali. La fabbrica d’armi Beretta di Gardone Val Trompia ha ufficialmente perso la commessa per la fornitura di pistole all’esercito statunitense, ma la presenza del gruppo valtriumplino negli States rimane comunque fortissima. 

580 milioni di dollari: a tanto ammonta il valore complessivo della commessa vinta dall’azienda svizzero-americana “Sig Sauer” che ha battuto la Beretta, Fn Herstal e Glock (le altre finaliste), e altri colossi (come Smith & Wesson) eliminati dalla gara o ritiratisi autonomamente. La precedente commessa, vinta dalla Beretta, scadrà però solo nel 2018, e fino ad allora sarà il gruppo valtriumplino a portare le armi negli States. Lo scrive il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane. 

La sconfitta nella corsa per la fornitura di pistole per l’esercito chiude, in un certo senso, un’epoca, partita oltre trent’anni fa, nel 1985, con la prima aggiudicazione alla quale hanno fatto seguito molte altre. Ricordiamo che il fatturato della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, guidata dal presidente Franco Gussalli Beretta, è prodotto per il 95% da commesse estere. Le ultime commesse istituzionali aggiudicate dal gruppo sono quelle per l’Argentina e la Polonia, grazie alle quali Beretta rimarrà anche nei prossimi anni uno dei maggiori gruppi aziendali bresciani

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