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Dengue, sale la febbre: un caso sospetto anche in Lombardia

Implementate le misure di vigilanza

Dengue, sale la febbre: un caso sospetto anche in Lombardia. È stato segnalato a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il Comune ha ricevuto un alert da parte dell'Ats Insubria per un residente e ha immediatamente avviato una disinfestazione contro le zanzare nella zona interessata. I trattamenti sono stati eseguiti a partire da venerdì sera e continueranno fino a domenica, inclusa: l'amministrazione ha invitato i cittadini, durante il trattamento, a tenere le finestre chiuse e a non lasciare all'aperto animali domestici, cibi e panni stesi. Si raccomanda inoltre di non raccogliere e mangiare frutta e verdura dell'orto o del giardino per i 30 giorni successivi all'intervento.

La febbre dengue

L'emergenza dengue in Sudamerica, con oltre 2 milioni di casi solo in Brasile, bussa dunque alle porte dell'Europa e dell'Italia. La dengue, fa sapere il Ministero della Salute, è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue (Denv), di cui esistono 4 diversi sierotipi. Si tratta di una malattia infettiva ampiamente diffusa nelle regioni tropicali e sub tropicali, in grado di determinare la comparsa di focolai epidemici anche in Europa, nelle aree in cui il vettore è presente e attivo.

Sebbene nella maggior parte dei casi l'infezione si presenti in forma asintomatica oppure come malattia febbrile autolimitante, sono state descritte forme gravi, talora con esito fatale. Ad oggi è considerata in tutto il mondo la più importante malattia virale trasmessa da zanzare all'uomo, con un numero di casi aumentato notevolmente negli ultimi decenni. È endemica in oltre 100 paesi (Africa, America, Sud e Sud Est Asiatico, Pacifico occidentale) e casi di importazione associati a viaggi sono frequentemente riportati in Europa. Secondo l’OMS circa metà della popolazione mondiale è oggi a rischio di dengue, con una stima di 100-400 milioni di infezioni all'anno.

La circolare del Ministero

L'ultima circolare del Ministero della Salute risale a pochi giorni fa. Nel testo si specificano le misure di vigilanza sanitaria che hanno l'obiettivo primario di “impedire che il vettore venga introdotto in Italia”: nel caso specifico, il più “attivo” nella trasmissione della dengue è attualmente la zanzara Aedes aegypti. A questo link è disponibile la mappa dei Paesi considerati più a rischio: implementati in tal senso i protocolli di vigilanza sugli aerei e sulle navi in arrivo in Italia. Previsto un sistema di vigilanza anche sulle merci che possono rappresentare un rischio per l'importazione di zanzare infette, in particolare pneumatici usati, fiori recisi freschi e piante ornamentali che viaggiano in substrato acquatico, tronchi di legname in cui possono persistere quantità di acqua anche minime ma in grado di permettere la sopravvivenza e la riproduzione di insetti.

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