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"Contratti precari": la protesta della bibliotecaria nel giorno della festa della donna

Biblioteca chiusa per sciopero a Calvisano

“Oggi 8 marzo, Giornata Internazionale della donna, la biblioteca è chiusa perché la bibliotecaria è in sciopero”. L’annuncio è scritto su un foglio affisso all’ingresso della biblioteca comunale di Calvisano: oggi i cittadini non troveranno nessuno, perché il personale aderisce allo sciopero generale proclamato, come ogni anno, da Non Una di Meno.

Il volantino affisso riassume anche i motivi della decisione: poche parole per richiamare tutta la trasversalità di una questione, quella dei diritti delle donne e della parità di genere, che si lega a doppio filo al modo di concepire e garantire il lavoro e la cultura. “Questo 8 marzo la bibliotecaria sciopera perché riconosce che in questo settore ci sono soprattutto lavoratrici che, come spesso succede per i mestieri considerati prettamente ‘femminili’, hanno contratti che non garantiscono una sicurezza finanziaria e lavorativa, e anzi ci tengono per anni in condizioni di precarietà. Perché la passione che abbiamo per i libri e la cultura tutta viene utilizzata per chiederci di farci in quattro senza che ci siano date adeguate risorse economiche e di tempo. Perché spesso la biblioteca non riesce a essere più di un semplice punto prestito senza l'aiuto di volontari e volontarie, come i/le ragazzǝ del Servizio Civile, troppe volte sfruttatǝ per pochi euro l'ora”.

Sciopero dell'8 marzo: le manifestazioni a Brescia


“Scioperare l’8 marzo significa trasformare la potenza del 25N in blocco della produzione e della riproduzione, attraversando i luoghi dove la violenza patriarcale si esercita ogni giorno: nelle case e sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei supermercati e nei luoghi di consumo, nelle strade e nelle piazze, in ogni ambito della società” recita l’appello allo sciopero di Non Una di Meno. “Perché se ci fermiamo noi si ferma il mondo”. Numerose le sigle che hanno aderito in tutta Italia, nei diversi comparti: Flc CGIL, Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912 e Uiltec Uil.

A Brescia l’organizzazione ha tenuto questa mattina un presidio davanti agli uffici della Prefettura, per protestare contro la violenza istituzionale nelle piazze e in parlamento. Un secondo presidio sarà allestito in Piazza Loggia a partire dalle 17: da qui, alle 18, si snoderà il corteo, in un percorso di poco più di 2 chilometri che toccherà le piazze Vittoria, Mercato, Garibaldi, la Torre della Pallata e via Capriolo.

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