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Risse, coltelli e baby gang in Piazza Vittoria: è scontro sulla sicurezza

FdI lancia una raccolta firme per un presidio permanente nei weekend. La replica di Castelletti: "Iniziativa strumentale"

La sicurezza di Piazza Vittoria torna a essere tema di scontro tra giunta e opposizione: il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha infatti lanciato una raccolta firme per chiedere l’istituzione di un presidio fisso delle forze dell’ordine nella piazza durante il fine settimana. L’iniziativa è arrivata in reazione alla rissa scaturita nella serata di mercoledì nei pressi della fermata della metropolitana, che ha visto protagonisti due giovanissimi armati di coltello. 

“Come affermato nell’ultimo consiglio comunale, la pazienza, in Piazza Vittoria, è finita” si legge nel comunicato diffuso da FdI. Il gruppo consiliare torna così a chiedere alla giunta Castelletti l'introduzione del Daspo Urbano, misura preventiva che consente al sindaco, in raccordo con la prefettura, di vietare l'accesso in alcune aree della città a chi limiti, con la propria condotta, la libera accessibilità degli spazi pubblici. E poi l’istituzione di un presidio fisso della polizia locale durante il fine settimana, con l’ausilio delle forze dell’ordine. “Lo riteniamo una priorità, In particolare con un’azione impattante e costante dell'unità cinofila, per contrastare lo spaccio di droga tra giovanissimi in quell'area” scrive ancora FdI. 

Proprio in relazione all’istituzione del presidio, i consiglieri annunciano l’avvio di una raccolta firme. “Evidentemente gli strumenti che abbiamo attuato in sede di consiglio comunale non ci sono sufficienti” puntualizza il capogruppo di FdI Mattia Margaroli, “quindi coinvolgeremo i cittadini e i commercianti che vivono la zona. Serve un'azione interforze per garantire la sicurezza a chi vive questa zona e non vuole che questa modalità di vivere i luoghi pubblici, già dilagante, diventi consuetudine”. 

La replica di Castelletti

Castelletti però non ci sta e, con una nota, rispedisce le critiche al mittente, o meglio le rimbalza: “Non sono il sindaco e la giunta ad avere le redini in tema di pubblica sicurezza, questo è un compito che svolgono la Prefettura e la Questura, che presiedono il Comitato per l’ordine e la sicurezza, prendendo le decisioni strategiche, coordinando le forze dell’ordine e monitorando anche questa questione con costanza e puntualità. Il Comune, che siede a quel tavolo se convocato, è sempre pronto a fare la propria parte con la Locale, quando necessario”. Rispetto al Daspo Urbano, la sindaca ricorda una revisione del regolamento di polizia urbana è in arrivo, ma che, in ogni caso, lo strumento è già a disposizione del questore ed è già stato adottato, proprio in Piazza Vittoria. 

“Un’iniziativa strumentale, rivolta volutamente a chi non ha le competenze e gli strumenti per metterla in atto. In questo modo, inoltre, si ingannano i cittadini, a cui si chiede di firmare una petizione che non può avere alcun seguito, perché indirizzata alla persona sbagliata” conclude Castelletti. La palla, insomma, è del Prefetto o del Questore, e non del Comune. 

“L’amministrazione si nasconde dietro il fatto che non è il Comune a decidere in materia di ordine pubblico” è la replica di Margaroli. “Se il sindaco di una città capoluogo non riesce a far sentire la propria voce e farsi promotrice, all’interno del Comitato per l’ordine e la sicurezza, di un’emergenza come quella di Piazza Vittoria – conclude –, significa che non è un sindaco ascoltato all’interno di questo tavolo”. 

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