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Un "gemello digitale" per Brescia: così nascerà la città del futuro

La copia virtuale sarà online entro due anni

C’è un “gemello digitale urbano” nel prossimo futuro di Brescia. L’amministrazione comunale ha ufficializzato l’avvio del percorso di implementazione di una piattaforma tecnologica di Digital Twin, che promette di rivoluzionare la gestione e lo sviluppo urbano in tutti i suoi aspetti chiave, permettendo al Comune - ma anche ai cittadini - non solo di monitorare ciò che succede in città, ma addirittura di predirlo. Il progetto, che rientra nelle linee programmatiche di mandato 2023-2028 della Loggia, prevede un investimento di un milione di euro e dovrebbe portare online la piattaforma nel giro di due anni. 

Si tratta, per dirla con parole semplici, di realizzare una versione virtuale del capoluogo bresciano, modellata utilizzando dati provenienti da un insieme di banche dati comunali, applicativi e sensori. Una “copia” online della città, che permetterà di monitorare e gestire i diversi aspetti della vita urbana, dalla gestione del traffico alla sicurezza pubblica, dalla pianificazione urbanistica all’efficienza energetica, avvicinando Brescia ai suoi obiettivi di smart city, sulla scia di diverse grandi città europee e italiane. 

Le funzionalità del gemello digitale

Il digital twin permetterà di realizzare importanti azioni di raccolta dati e monitoraggio, utili per comprendere l’andamento delle azioni messe in campo dall’amministrazione nel tempo e per pianificare nuovi interventi: consentirà, ad esempio, di monitorare lo stato del verde e i valori di umidità al suolo, lo stato del traffico, gli indicatori di acqua, territorio, severità delle precipitazioni venti. Ma anche indagini più complesse, come la verifica della pendenza e la permeabilità dei terreni per identificare le aree della città più a rischio in caso di bombe d’acqua, o il grado di pericolosità delle piste ciclabili. 

La piattaforma sarà in grado di elaborare immagini tridimensionali, a partire da scansioni laser, che consentiranno di effettuare rilievi con estrema precisione e senza doversi recare in loco, abbattendo tempi e costi di realizzazione. La Loggia sta sperimentando questa funzionalità facendo rilevare in 3D il percorso dell'ipotetica seconda linea del tram. “Così, se il progetto della linea partirà, avremo pronti i rilievi in un attimo”, ha spiegato l’assessore alla transizione digitale Andrea Poli, che assieme al responsabile di settore Andrea Piscopo ha illustrato il progetto nella giornata di ieri. Le potenzialità del sistema sono moltissime, dalla mappatura del rischio di eventi severi sul territorio - che renderà più efficaci le politiche di prevenzione e gestione delle emergenze - all’analisi dei fenomeni economici e turistici e delle loro ricadute, allo sviluppo dell’inclusione sociale. Sotto quest’ultimo profilo, il Comune pensa al monitoraggio dei tempi della città: il gemello digitale potrà supportare l’analisi della difficoltà dei cittadini di raggiungere i servizi principali attraverso mobilità intermodale, allo scopo di ridurla. L’orizzonte è raggiungere lo standard internazionale “Città in 15 minuti”, per cui la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti possa essere soddisfatta spostandosi nel raggio di 15 minuti da casa.

La tecnologia per prevedere il futuro della città

La portata innovativa del sistema sta principalmente in questo: non si tratta più di semplice monitoraggio di flussi di dati, ma di usare i dati per “vedere il futuro”. Perché le nuove tecnologie implementate dall’amministrazione permetteranno di realizzare simulazioni e modelli capaci di anticipare l’andamento dei fenomeni chiave della città: ad esempio i flussi del traffico durante la giornata, ma anche la dispersione degli inquinanti nell’aria. La nuova piattaforma, la cui architettura di base si prevede in arrivo già per il prossimo autunno, non comporterebbe problematiche dal punto di vista della privacy. “Saranno utilizzati dati provenienti da sorgenti già a disposizione del comune e delle sue partecipate, e saranno garantiti l’anonimato e la privacy dei cittadini” ha precisato Piscopo. Il Comune si è anche dotato di un corposo sistema di backup e sicurezza per tenere al sicuro i dati che utilizza. “Siamo anche al riparo da qualsiasi dinamica commerciale, perché la base dati e i modelli sono tutti di nostra proprietà”. 

Il costo dell’intervento è complessivamente di un milione di euro. “Un investimento importante anche in termini culturali” ha commentato Laura Castelletti: “abbiamo coinvolti l’università, le partecipate, diversi interlocutori in questo percorso. L’introduzione del gemello digitale rappresenta un passo importante per lo sviluppo della nostra città, perché ci permetterà non solo di pianificare meglio, ma anche di verificare nel tempo l’efficacia delle nostre azioni, e migliorarle o correggerle”. 

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