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Economia Piazza della Loggia

Loggia al verde: 22 milioni di nuove tasse «o commissariamento»

Al via i lavori per il bilancio preventivo dell'anno in corso: conti in rosso per 30 milioni di euro, il Comune di Brescia corre ai ripari e rincara la dose su IMU e Irpef. In attesa di entrate straordinarie, e magari di qualche taglio

Sembra passato un secolo da quando la ‘morente’ (in senso politico) Commissione Bilancio pre-elettorale era arrivata giusto in tempo per presentare il rendiconto di bilancio per il 2012, approvato poi con apposito Consiglio Comunale sul finire di aprile. Un mese dopo e si è andati a votare, un mese dopo e tutto sembrò cambiare: l’emergere di carte polverose dalle buie stanze di Palazzo Loggia non dava adito ad alcun dubbio.

Il buco in bilancio è di 30 milioni di euro, lo ha ripetuto proprio il sindaco Emilio Del Bono poco meno di due settimane fa. E proprio per questo, ha aggiunto ieri, il Comune di Brescia deve correre ai ripari, e la previsione di bilancio per l’anno che verrà non potrà non tenere conto dei conti in rosso: “Corriamo il rischio di un commissariamento”, ha spiegato l’assessore al Bilancio prof. Paolo Panteghini, e la lontana ipotesi di una Brescia come Parma pare avvicinarsi pericolosamente.

Tasse o tagli, si era detto in aprile. E ieri pomeriggio, nella conferenza che ha avviato i lavori ‘tecnici’ per la nuova stagione economica, hanno vinto ancora le tasse. Aumenterà l’aliquota per l’IMU sulla prima casa (fino allo 0,6 per mille), aumenterà ancora l’addizionale Irpef (fino allo 0,8%). Insieme le due entrate ‘rinforzate’ permetteranno introiti superiori nell’ordine dei 22,5 milioni di euro: ad essi andranno aggiunti le entrate straordinarie di circa 10 milioni, comprendenti anche i trasferimenti regionali.

Il buco è di 30 milioni, le entrate extra qualcosina in più. Ma i conti non sono fatti, anzi. “Anche per il 2013 l’avanzo disponibile sarà pari a zero, ma proprio a zero – aveva detto a tempo debito il piddino Fabio Capra – e chiunque vincerà le elezioni dovrà per forza tenerne conto”. L’attenzione rimane altissima allora, e si pensa anche alla ‘testa’ di OMB, quell’acquisizione costata così cara da mettere in crisi anche i bilanci non più sanissimi di Brescia Mobilità.

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