Adesso anche Papa Francesco cita Mr. Rain
Senza fare il suo nome, ha ricordato la "canzone" di Sanremo
"La Chiesa deve uscire, deve stare in mezzo alla gente. Penso a don Tonino Bello, un grande vescovo pugliese - noto ai più come il vescovo dei poveri, ndr - che stava in mezzo al suo popolo e ha lottato con tutte le sue forze per la pace. Un uomo non compreso al suo tempo perché era molto avanti. E' già venerabile ed è in cammino verso la beatificazione. Recentemente, hanno ripreso in una canzone anche la sua celebre frase: Noi siamo angeli con un'ala sola. Per volare abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare. Nessuno si salva da solo: lo abbiamo visto anche con la pandemia".
Così parlò Papa Francesco, in un'intervista esclusiva a Il Fatto Quotidiano per i 10 anni del suo pontificato (celebrati il 13 marzo). Non fa mai il suo nome, ma chi lo conosce lo sa: citando "una canzone" Josè Bergoglio si riferisce in realtà a "Supereroi", il brano del bresciano Mr.Rain - al secolo Mattia Balardi: nato a Desenzano e cresciuto a Carpenedolo - che si è classificato al terzo posto all'ultimo Festival di Sanremo.
L'origine della citazione del Papa
"Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro", recita il testo di "Supereroi", nella prima strofa: la canzone, di fatto, è un omaggio a tutti coloro che hanno chiesto aiuto per superare problemi e difficoltà, per affrontare la vita. Ovvero i supereroi di tutti i giorni. Questa la "versione" del vescovo Antonio Bello, riportata nel libro "Don Tonino vescovo secondo Concilio", pubblicato da La Meridiana nel 2004: "Noi siamo angeli con un'ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare".
Come riporta le-citazioni.it, la frase venne ripresa anche dal filosofo e scrittore Luciano De Crescenzo: "Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati". Il testo viene riportato nel film "Così parlò Bellavista" del 1984, e ancora nei libri "I pensieri di Bellavista" e "La distrazione", entrambi pubblicati da Mondadori.