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Concorsopoli leghista in Provincia: commissione d'inchiesta affossata

La Lega, per concedere il suo sì alla commissione, aveva chiesto che si indagasse anche sulle assunzioni in Broletto delle amministrazioni precedenti. Ciò non è previsto dal Regolamento, e il Carroccio ne ha bloccato la modifica

Questa mattina si è riunita per l’ultima volta a Palazzo Broletto la Commissione d’indagine sui concorsi per l’assunzione di personale in Provincia.

La Commissione aveva sospeso la propria attività a seguito della consegna al Consiglio Provinciale, il 13 aprile dello scorso anno, delle relazioni (di maggioranza e di minoranza, discordi sugli esiti dell’indagine) sul concorso che, nel 2010, aveva portato le cronache locali e nazionali a parlare di un caso di “Concorsopoli” o “Carrocciopoli” in Broletto per la presenza di numerosi candidati di fede o parentela leghista tra i vincitori del concorso. Il clamore mediatico e i lavori della Commissione hanno portato di fatto, fino ad oggi, al congelamento del concorso e alla non assunzione dei vincitori.

La Commissione avrebbe dovuto poi proseguire i lavori indagando sui concorsi banditi dall’amministrazione dal 1985 al 2008, in esecuzione del mandato ricevuto dal Consiglio con la delibera istitutiva del 25 ottobre 2012.

Tale mandato era stato fortemente voluto dalla Lega Nord, che aveva subordinato il suo voto favorevole all’istituzione della Commissione, alla richiesta che la stessa indagasse anche sui concorsi precedenti.

La sospensione dei lavori era dovuta a una questione regolamentare. Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale prevedeva, infatti, che la Commissione potesse operare solo sulle attività dell’amministrazione in carica, inibendo quindi la prosecuzione delle indagini a ritroso, come chiedeva la Lega.

Si è dunque atteso che giungesse a termine il percorso di revisione del Regolamento, per vedere se la Lega, in coerenza con quella sua pretesa, chiedesse al Consiglio di modificare quell’articolo per permettere alla Commissione di proseguire nei lavori.

Ciò non è avvenuto, la Lega Nord ha fatto retromarcia. Per Roberto Cammarata, Presidente della Commissione, ciò dimostra "la strumentalità di quella richiesta". Il Consiglio Provinciale, lo scorso 27 luglio, ha infine approvato il nuovo Regolamento che riporta esattamente lo stesso limite alle attività della Commissione d’indagine.

Oggi, pertanto, la Commissione non ha potuto far altro che prendere atto dell’impossibilità di proseguire i lavori, decretando di conseguenza la propria chiusura.

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