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Gli Scientologist bresciani hanno partecipato alla manifestazione di Bibbiano

Una manifestazione di denuncia della "Filiera psichiatrica" si è svolta sabato sera a Bibbiano. Troppe sono le assistenze alle famiglie che si trasformano in una interruzione violenta degli affetti per i genitori e soprattutto per i figli.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Una presenza bresciana a Bibbiano I sostenitori bresciani del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, co-fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal Prof. Thomas Szasz, hanno partecipato alla manifestazione svoltasi davanti al Municipio di Bibbiano per chiedere verità e giustizia. L’evento si è svolto in modo ordinato e rispettoso delle regole anti-covid ed è stato organizzato da un gruppo di associazioni che insieme hanno voluto condividere l'impegno per i diritti dei bambini e dei loro genitori.

La manifestazione è stata del tutto apolitica e svincolata da qualsiasi collocazione regionale. La scelta di Bibbiano è solo dovuta alla volontà di ricordare una analoga manifestazione suscitata un anno fa dalla inchiesta che si era svolta nelle zona. In questo senso, si è ampiamente sottolineato come queste violazioni si manifestino in molte regioni italiane, come testimoniano le oltre 1000 segnalazioni che altrettante famiglie hanno inviato al CCDU. Anche a Brescia e provincia, i volontari che seguono queste denunce, sono stati chiamati ad occuparsi di questi dolorosissimi casi. Molti si sono risolti, restituendo i figli ai propri genitori, in altri casi lo si è impedito, mentre altri, purtroppo sono ancora in corso. Si tratta in realtà di una cultura materialistica e psichiatrica dove l'uomo, la vita e quindi la famiglia sono visti come "oggetti" che dovrebbero rispondere a regole meccanicistiche dove la non-scienza psichiatrica tenta di ergersi a loro regolatore.

Ed è proprio questo aspetto che gli scientologist bresciani intendono porre in evidenza, anche in virtù delle parole del fondatore L. Ron Hubbard che nel 1954 ha pubblicato il "Codice di uno Scientologist" teso a fornire un codice di condotta per la difesa dei diritti umani e per la giustizia nella riforma della società. Si tratta di un codice di importanza vitale per qualsiasi Scientologist attivo nella comunità e nel punto 4) impegna ognuno a "Condannare e fare ogni cosa in mio potere per abolire qualsiasi abuso commesso ai danni della vita e dell’umanità." Nel rispetto di questo punto del codice, un gruppo di scientologist si è quindi recato alla manifestazione per difendere i diritti di bambini, madri e padri quando vengono fatti oggetto di una terribile violenza verso quanto di più sacro possa esistere, gli affetti familiari.

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