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Economia Villa Carcina

Fonderie Glisenti da record: nel 2022 utili per 12,2 milioni di euro

I dati presentati nel primo report di sostenibilità

Fatturato consolidato a quota 144 milioni di euro, +44% rispetto al 2021: il margine operativo lordo (+45%) si attesta ora a quota 12,2 milioni, infine l'utile netto che s'impenna dagli 1,7 milioni dell'anno precedente ai 12,6 milioni del 2022. Sono i numeri delle Fonderie Glisenti, storica azienda bresciana (fondata addirittura nel lontano 1859: sono 164 anni di attività) contenuti nel primo report di sostenibilità, relativo appunto all'annata 2022. 

“È stato un anno intenso, ricco di sfide complesse e momenti difficili ma anche di grandi soddisfazioni – scrive Roberto Dalla Bona, presidente delle Fonderie –. Chiudiamo il 2022 in crescita e non posso che essere contento ed orgoglioso del lavoro svolto da tutti i membri dell'organizzazione. Numeri a parte, credo che la realizzazione di questo report sia uno dei più traguardi raggiunti quest'anno: rappresenta un punto di partenza per noi e per la nostra azienda che da qui, dai numeri e dai dati, deve avviare un processo di miglioramento a 360 gradi”.

Il quartier generale è a Villa Carcina. Lo stabilimento bresciano da 30mila mq occupa 138 dipendenti (sono tutti assunti a tempo indeterminato) e ha chiuso il 2022 con un fatturato di 77,8 milioni di euro: quasi 5,2 milioni i getti prodotti, 78% le materie prime riciclate, 97% i rifiuti prodotti riciclabili, 47.016 le tonnellate lorde colate. Nel corso dell'anno sono stati spesi più di 584mila euro per il welfare aziendale, con un +59% di ore di formazione erogate rispetto al 2021.

La storia delle Fonderie Glisenti

Come detto, una storia che comincia da lontano. È nel 1859 che Francesco Glisenti, insieme al fratello Isidoro, fondano le Fonderie Guido Glisenti: l'azienda comprendeva inizialmente la miniera Alfredo, l'altoforno di Tavernole, due officine di forgiatura e un'officina meccanica. Era specializzata nella produzione di armi e proiettili: nel 1907 le attività mineraria e armiera vengono cedute e la forneria venne ristrutturata. A partire dagli anni '50 la produzione si concentra sulla realizzazione di basamenti per autocarri Fiat e pompe idrauliche: durante gli anni '80 l'azienda si rilancia, specializzandosi nella produzione di getti per l'industria dei trattori, delle macchine movimento terra e dei veicoli industriali. 

Nel 2018 si completa l'acquisizione della fonderia Lead Time di Caldarola, Macerata, già partecipata dal 2003: fondata nel 1932 a Tolentino, è dal 1979 che opera e produce nell'attuale sede di Caldarola. Ristrutturata sul modello della fonderia di Villa Carcina, la Lead Time produce getti in ghisa sferoidale di medie e grosse dimensioni, fino a 350 chili.

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