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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La meraviglia del Parco Oglio Nord: 14mila ettari da scoprire a piedi e in bici

Un'area protetta da oltre 14mila ettari, un parco fluviale che attraversa 34 Comuni e tre province: alla scoperta delle meraviglie del Parco Oglio Nord

Il Parco Oglio Nord nasce negli anni Ottanta con una Legge regionale che riconosce l'area protetta che si estende per oltre 14mila ettari, coinvolgendo in tutto 34 Comuni – cui è affidata la gestione, tramite consorzio – di cui 15 in provincia di Brescia, 10 in provincia di Cremona e 9 in provincia di Bergamo: la sede amministrativa è a Orzinuovi, quella culturale è a Soncino. E' considerato “parco fluviale”, e di fatto si estende lungo l'asta del fiume Oglio nel tratto compreso tra l'uscita dal lago d'Iseo e i Comuni di Seniga e Gabbioneta-Binanuova.

Piante e animali che popolano il Parco

Il bosco rappresenta uno degli ecosistemi principali del Parco: lungo l'alveo fluviale, dove si mantengono discrete condizioni di naturalità, si crea l'occasione per il bosco di rinnovarsi e affermarsi. E' un sistema eterogeneo, in grado di sostenere la vita di una molteplicità di specie (animali e vegetali) e di garantire la sopravvivenza di alcuni microhabitat. 

Alberi e arbusti, e non solo: le acque del fiume sono ricche di fauna ittica di ogni tipo, che resiste nonostante l'inquinamento e l'introduzione di alcune specie esotiche; i margini dell'Oglio sono popolati da anfibi e rettili come rane, lucertole, natrici dal collare e vipere. Tanti anche i mammiferi che vivono liberi nel Parco: non troppi gli ungulati, numerosi invece i piccoli mammiferi, roditori in particolare.

Lanche, Bodri e zone umide: il contesto fluviale fornisce parecchie nicchie a molti uccelli legati ecologicamente a questi ambienti, come anatidi e trampolieri. Ma con un po' di fortuna è possibile ammirare gli uccelli delle aree boschive e gli esemplari delle aree rurali urbane, come la cornacchia o il colombo. Il parco naturale è culla di flora, con oltre mille specie di piante per l'80% spontanee, fra cui specie protette e molto rare: al suo interno anche più di 160 piante con proprietà medicinali, e piante selvatiche commestibili. Infine i funghi: tanti, tantissimi.

Cosa fare al Parco: in bici, a piedi e a cavallo

A latere del lockdown che stiamo vivendo in questi giorni, il Parco Oglio Nord offre tantissime opportunità per gli amanti della natura. Cominciando dall'escursionismo, con sette sentieri tracciati: dal Bompensiero-Villagana (8 km) al Roccafranca-Rudiano (8 km) e poi Corte dei Frati (14 km), Torre Pallavicina (3,5 km), Orzinuovi-Barco (5 km).

Il territorio del Parco ben si presta anche ad essere esplorato a cavallo, grazie alla presenza di strade sterrate non troppo ripide e di percorsi che attraversano boschi, campagne e fiumi: estremamente suggestivi sia da un punto di vista naturalistico che storico. Per gli amanti delle due ruote, sono mappati due percorsi per mountain bike: il Soncino-Acqualunga, 38 km, e il Soncino-Genivolta, 20 km, entrambi di difficoltà “medio-facile”.

La Ciclovia del Fiume Oglio

Va al di là dei territori del Parco la celebre Ciclovia del Fiume Oglio: il progetto, nato nel 2012, prosegue di anno in anno con ulteriori ampliamenti e riqualificazioni. Ad oggi il percorso ufficiale si snoda per oltre 280 chilometri, partendo dalla città di Mantova per raggiungere la Valle Camonica. Non solo: attraversando i territori dei due parchi fluviali (Oglio Nord e Oglio Sud) si arriva addirittura al fiume Po. Nelle tratte bresciane al momento circa il 70% dei percorsi ciclabili sono già esistenti e percorribili.

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