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Mostre San Felice del Benaco

Il Giappone di Fosco Maraini: immagini, appunti, progetti

La mostra "Il Giappone di Fosco Maraini" è allestita a Palazzo Cominelli, Cisano di San Felice, fino al 2 ottobre prossimo

Nel 1948, dopo il ritorno in Italia, Fosco parte per un secondo viaggio in Tibet, sempre con Giuseppe Tucci, poi nel 1953 ritorna in Giappone, dove gira una serie di documentari etnografici. Ricordiamo: Gli ultimi Ainu, incentrato sulla cerimonia dello iyomande; Ai piedi del sacro Fuji sulla vita rurale giapponese, sull’architettura tradizionale e sul ritualismo scintoista; L’isola delle Pescatrici (le Ama) girato – in parte con riprese subacquee – nell’arcipelago delle Nanatsu-to, proposte per la prima volta all’attenzione del mondo occidentale. Pubblica tre volumi: Ore giapponesi del 1956 (tradotto in cinque lingue), L’isola delle Pescatrici del 1969 (tradotto in sei lingue) e, infine, Japan Patterns of Continuity (1971), monografia illustrata sul Giappone, con dodici ristampe e traduzioni in diverse lingue. Fra il 1959 e il 1964, ha lavorato come ricercatore associato (fellow) presso il St. Antony’s College (Dipartimento di Civiltà dell’Estremo Oriente) di Oxford e per conto dell’editore italiano De Donato ha compiuto un lungo viaggio attraverso l’Asia, toccando l’India, il Nepal, la Thailandia, la Cambogia, il Giappone e la Corea.

Nel 1966 torna in Giappone, per conto di una grande casa editrice ed effettuato ulteriori studi sulla civiltà e la cultura di quel paese. Dopo aver trascorso, fra il 1968 e il 1969, parecchi mesi a Gerusalemme (pubblicherà di uno dei più bei volumi apparsi su quella città: Jerusalem, Rock of Ages, pubblicato dalla Harcourt Brace di New York), nel 1970 viene nominato Direttore delle pubbliche relazioni al Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Osaka, dal Ministero degli Affari Esteri. Lo stesso anno sposa in seconde nozze Mieko Namiki, che gli sarà compagna fino alla morte e che ancora oggi si dedica a diffondere ancora la sua memoria.

Nel 1972, ritornato a Firenze, accetta l’incarico per l’insegnamento di Lingua e Letteratura Giapponese presso la Facoltà di Magistero dell’Università, fino al 1983. Sempre nel '72 fonda l’Associazione italiana per gli Studi Giapponesi (AISTUGIA), di cui è stato Presidente fino alla morte. Fra i volumi pubblicati negli anni settanta ricordiamo: Incontro con l’Asia (1973), Tokyo, pubblicato in cinque lingue nella collana “Great Cities of the World”, e Giappone e Corea, pubblicato nel 1978.

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