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Economia

Dal Superbonus ai "super guai": una giungla legale se qualcosa va storto

Tra costi imprevisti e truffe i problemi per i bonus edilizi sono dietro l'angolo. Può anche succedere che le ditte spariscano nel nulla: le foto che ci hanno inviato sono emblematiche. Ecco la guida per capire a cosa fare attenzione e prevenire il peggio, secondo le indicazioni di Federconsumatori e Anaci

Sentiremo parlare di Superbonus per parecchio tempo, probabilmente non in positivo. In generale, i bonus edilizi dovevano svecchiare l'antico e poco efficiente parco immobiliare italiano ma hanno finito per affossare, indistintamente, conti pubblici e privati. Costi per lo Stato fuori controllo, alto rischio di truffe e problemi per i cittadini: per questo, in continuità con il governo Draghi, il governo Meloni sta rivedendo il sistema dei bonus edilizi che cambieranno volto dal 2024, a partire proprio dal Superbonus.

Gli incentivi per ristrutturare casa verranno ridimensionati, non spariranno. I condomini potranno ancora usufruire di alcuni bonus, ma ci sono dei rischi concreti a cui fare attenzione. Possiamo imparare dal passato evitando situazioni scomode a partire da cosa è andato storto: per farlo, Today.it ha raccolto i casi più frequenti ed eclatanti di truffe e problemi legati al Superbonus, e in generale ai bonus edilizi, parlandone con Federconsumatori e l'Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci).

I rischi che corrono i condomini per i lavori dei bonus edilizi

Possiamo identificare tre grandi categorie di rischio per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica nei condomini finanziati con bonus edilizi: tempo, requisiti e truffe. Lavori e agevolazioni hanno infatti una data di scadenza: il condominio che non li esegue entro i termini stabiliti rischia di perdere i bonus ottenuti.

Lo stesso accade se, dopo la ristrutturazione, i parametri di efficientamento energetico e di adeguamento al rischio sismico non vengono rispettati. Può essere il caso di un palazzo che non migliora il suo profilo energetico e non fa "il salto" di due classi, certificato con l'attestato di prestazione energetica, l'Ape, come richiesto dalla normativa.

Problemi maggiori possono però arrivare in presenza di irregolarità: in questi casi arrivano le sanzioni, che possono colpire tutti i proprietari, ma anche altri che hanno la responsabilità come imprese e professionisti coinvolti. Se l'Agenzia delle entrate trova qualcosa che non va, i condomini che hanno usufruito dell'agevolazione devono restituire la somma erogata dallo Stato, oltre a interessi e sanzioni. Anche l'Enea svolge dei controlli e verifica la conformità delle opere rispetto al progetto, oltre al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e i prezzi applicati dalle aziende edili. Ma vediamo qualche caso in concreto. 

Cosa può andare storto nella ristrutturazione di un condominio

La casistica di cosa può andare storto con i lavori di ristrutturazione in un condominio è ampia: "Tra i rischi c'è quello di non finire i lavori entro i termini di legge - dice a Today.it Giuseppe Buffa, segretario di Anaci Roma -. Il superbonus deve avere una scansione temporale sin dall'inizio con un cronoprogramma dei lavori, poi in corso d'opera si possono aggiungere altri lavori trainanti, ad esempio gli infissi. La stessa cosa per la centrale termica o i pannelli solari. Tutto sta nel rispettare il progetto iniziale". 

Oltre le tempistiche, c'è da considerare la mole di documenti da presentare e la pratica Enea: per questo è semplice sbagliare, ma per il rappresentante di Anaci Roma la differenza la fanno "i professionisti seri che abbattono i rischi". Eppure, i problemi possono essere molti: "Un altro è quello legato alla riscossione dei crediti - dice Buffa -, ad esempio la piattaforma di Poste Italiane era ferma dopo gli interventi del governo e riaprirà a breve. Per i problemi fiscali invece il rapporto è tra l'Agenzia delle entrate e il condòmino: si presume che salvo errori del professionista la pratica vada a buon fine". 

Se si è in buona fede si può sempre avviare una comunicazione con il fisco per far valere le proprie ragioni, presentando tutti i documenti del caso. Ma in alcune circostanze può non bastare, perlomeno nell'immediato. 

Il caso peggiore, la ditta sparisce: le foto

Diversi casi di cronaca hanno attirato l'attenzione sulle truffe legate ai bonus edilizi. Nello scenario peggiore l'impresa che svolge i lavori di ristrutturazione sparisce nel nulla: le segnalazioni sono parecchie. "Se l'azienda sparisce o non finisce i lavori bisogna comunicarlo all'Agenzia delle entrate e si può pensare di farne subentrare un'altra per continuare i lavori, integrando tutte le pratiche. Poi le situazioni possono essere tante e cambiano da caso a caso", dice a Today.it il segretario dell'Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari.

Sul tema, le segnalazioni arrivate a Federconsumatori sono tante e comprendono "aziende fallite o sparite nel nulla senza eseguire i lavori - racconta a Today.it Giovanna Capuzzo, vicepresidente dell'associazione -. Sono diverse le ristrutturazioni da terminare oltre la data prevista, sforando i termini con il rischio di non poter più usufruire dei bonus. C'è chi ha lasciato i ponteggi montati senza aver mai visto gli operai. Alcuni lavori abbandonati hanno addirittura prodotto dei danni, come le infiltrazioni per la pioggia visto che alcuni sono anche rimasti senza infissi", come si vede nella foto sottostante inviata da un residente a Federconsumatori.

Ma non finisce qui: "Ci sono anche danni provocati dall'esecuzione dei lavori, come le crepe nei muri: a volte le aziende non si assumono la responsabilità dei danni collaterali".

"Il problema è che non abbiamo nessuna rassicurazione o certezza - continua la vicepresidente di Confabitare -. In questi casi nel cassetto fiscale dell'Agenzia delle entrate risultano somme per lavori mai eseguiti di una ditta sparita. Non basta una semplice comunicazione di mancato adempimento contrattuale all'agenzia, non è sufficiente: bisogna avviare una procedura per annullare la fattura nel cassetto fiscale, che però non è semplice".

Così il Superbonus ha fatto detonare i rischi nascosti del cappotto termico

Il motivo è che la truffa deve essere dimostrata, ma ci vuole del tempo per farlo: "Ci sono state delle denunce di alcuni proprietari e ci sono procedimenti penali in corso - dice Capuzzo -, ma la truffa deve essere dimostratata: fino a quel momento la fattura risulta da pagare, anche se si riferisce a lavori mai eseguiti. Serve una specie di sanatoria per le persone coinvolte. Chiederemo un intervento del governo, è assurdo che queste persone debbano intraprendere un percorso legale, aumentando i loro costi. Non solo la beffa di aver perso del denaro per i soldi anticipati, ma anche l'accollo delle spese legali".

Come tutelarsi: le cose da sapere

La serietà delle parti coinvolte conta, ma ci sono altri strumenti di tutela come i contratti stipulati: "Ci sono le penali nel contratto tra condominio e azienda - fa notare il segretario dellAssociazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari -. O subentra la penale o si va davanti un giudice". E anche in presenza di sanzioni i condòmini possono fare causa all'impresa e ai professionisti che hanno causato i problemi. 

In più, la legge che ha introdotto il Superbonus 110 per cento ha previsto l'obbligo per il professionista di avere una polizza assicurativa di almeno 500mila euro, a garanzia dei danni che possono essere arrecati ai contribuenti e al bilancio dello Stato.

Coi miliardi del Superbonus potevamo pagarci le bollette

"I bonus potevano essere utili per chi non era in possibilità di economica di ristrutturare casa - dice la vicepresidente di Federconsumatori a Today.it -. Col bonus 110 per cento si sono moltiplicate le ditte che fanno lavori: bisogna controllare se la ditta è in salute, magari facendo una visura per capire che patrimonio ha a disposizione e qual è la sua solvibilità finanziaria. Importante poi non affidarsi al primo soggetto che si presenta magari con prezzi eccessivamente convenienti. Fondamentale anche il rapporto con l'amministratore di condominio e la sua capacità di intervento tempestivo in caso di problemi".

In sintesi, i bonus edilizi sono un'ottima occasione per ristrutturare casa e renderla più efficiente risparmiando sui consumi energetici, ma prima di avviare i lavori è fondamentale sapere a cosa si va incontro, capendo di chi fidarsi.

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