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Economia

Benzina e gasolio: perché il prezzo è destinato a salire ancora

Russia e Arabia Saudita, tra i maggiori produttori al mondo di petrolio, hanno annunciato di voler tagliare la produzione fino a fine anno

Brutte notizie per gli automobilisti: dopo un’estate caratterizzata dal caro carburanti ci attende un autunno ancora più salato. Il prezzo del Brent, una tipologia di petrolio quotato sulla borsa di Londra, ha superato la soglia dei 90 dollari al barile, toccando i massimi dallo scorso novembre. Il greggio del Mare del Nord sta registrando questi forti incrementi sulla scia della decisione di Russia e Arabia Saudita di tagliare la produzione di petrolio fino a fine anno. Ma cosa c'entrano il Brent, la Russia e l’Arabia Saudita con i prezzi della benzina? Andiamo per ordine.

Altro che taglio delle accise: il governo finanzia la manovra con la benzina

Benzina e gasolio, aumenti in vista

Benzina e gasolio si ottengono dalla distillazione del petrolio, quindi se il prezzo del greggio aumenta, salirà anche quello dei carburanti. Il prezzo del petrolio si è spinto sui massimi degli ultimi nove mesi dopo che Russia e Arabia Saudita hanno confermato di voler estendere i tagli alla produzione, per mantenere limitate le forniture fino a fine anno e non di un mese come stimavano gli analisti.

Questi due paesi sono tra i maggiori produttori di petrolio al mondo dopo gli Stati Uniti, quindi la loro decisione unilaterale ha avuto un certo peso sulle quotazioni del greggio. Con molta probabilità l’Opec+, ossia l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio composta da 24 nazioni - che negozia con le compagnie petrolifere tutti gli aspetti riguardanti la produzione di petrolio, prezzi e concessioni -, estenderà i tagli alla produzione fino al 2024, per sostenere i prezzi. Questo, nonostante la richiesta di petrolio mondiale sia in aumento, con un effetto al rialzo sui prezzi. E così mentre in Italia si discute sul taglio delle accise e sui cartelli con il prezzo medio della benzina ai distributori, gli automobilisti si ritroveranno a dover affrontare l’ennesimo rincaro, per non parlare poi dell’assicurazione (ne abbiamo parlato qui). In molti sperano nel bonus benzina, ma è tutto da decidere.

In tre mesi gasolio +12,4% e benzina +8,1%

La benzina nell'ultima settimana ha raggiunto 1,954 euro al litro, il gasolio 1,855 euro, con un incremento in appena tre mesi del +8,1 per cento per la verde e addirittura del +12,4 per cento per il diesel, denuncia Assoutenti. Rispetto a maggio un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 7,4 euro in più (+177,6 euro all'anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 10,3 euro (+247,2 euro all'anno a famiglia).

"La stangata sul rientro degli italiani dalle vacanze estive da noi denunciata trova piena conferma nei dati forniti dal Mise - afferma il presidente Furio Truzzi -. Di certo la possibilità di un bonus benzina per i nuclei meno abbienti, provvedimento che sarebbe allo studio dell'esecutivo, non appare la soluzione al problema: infatti i listini dei carburanti devono scendere per tutti, in particolare per il trasporto merci, in considerazione degli effetti disastrosi dei rialzi alla pompa sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari che stanno già subendo le conseguenze del caro benzina. È per questo che il governo deve tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio".

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