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Economia

Brescia crede nella space economy e partecipa al bando nazionale ESABIC Italy

Grazie alla partecipazione ad un bando ESA, Brescia intende cogliere l’opportunità di mettere a sistema tecnologie spaziali e manifattura. • Il Comitato Promotore è guidato da Chiara Chiesa, con la partecipazione di Paolo Bellagente, Raimondo Bruschi e Guido Parissenti.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Brescia crede nella space economy come strumento di diversificazione economica. Nasce da questa convinzione la partecipazione al bando nazionale ESABIC Italy, che legherebbe la provincia alla costituzione formale degli HUB di trasferimento tecnologico spaziale della rete di ESA in Italia. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato composto da Chiara Chiesa (Space Technology Transfer Commercialization advisor), che lo coordina, Paolo Bellagente (Ricercatore), Raimondo Bruschi (Senior Innovation Manager) e Guido Parissenti (Ingegnere Aerospaziale, imprenditore). Un impegno che ha trovato il sostegno di numerosi e importanti attori quali Talent Garden, Confindustria Brescia e InnexHUB, ma anche CNA Brescia, che rappresentano il territorio con più di 50.000 aziende. Al progetto ha collaborato anche il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Brescia, ed è sostenuto da YourscienceBC e IACCSE (Italy-America Chamber of Commerce of Miami and SouthEast).

Tutto nasce dalla convinzione che il trasferimento delle tecnologie prodotte per le missioni e la ricerca spaziali rappresentino un’importante prospettiva non solo del presente ma anche del futuro produttivo e commerciale del territorio bresciano e lombardo. Con questo progetto, che ha richiesto quasi tre anni di lavoro, la tradizione manifatturiera potrà infatti affrontare con lungimiranza la sfida dell'innovazione tecnologica intersettoriale. La contaminazione tra tecnologie spaziali e l’indiscutibile capacità manifatturiera locale rappresenta una frontiera evolutiva cui tendere con determinazione per accelerare il percorso di crescita e sviluppo di tante imprese, per offrire una possibile via evolutiva industriale e offrire anche ai tanti giovani del territorio maggiori possibilità di occupazione, attraendo investimenti, nuove professionalità di alto livello, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese.

Si potrà, quindi, dare vita ad un ecosistema produttivo capace di guardare a nuove frontiere tecnologiche, pur salvaguardando l'eccellenza della tradizione. Il progetto proseguirà il suo corso indipendentemente dall’estensione del riconoscimento ESA. Il Comitato Promotore intende, infatti, divulgare la cultura del trasferimento tecnologico spaziale tramite l'attivazione di iniziative e punti di riferimento, in coworking e hub, laboratori e percorsi formativi in collaborazione con tutte le realtà che intendano proporsi in logica collaborativa, nell’ottica di stimolare un effettivo avvicinamento tra manifattura e spazio

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