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E’ di nuovo il tempo dei saldi: quando cominceranno in Lombardia

Fissata la data per la stagione 2024

Gambe in spalla e mano sul portafoglio: è di nuovo tempo dei saldi invernali. Anche quest'anno il via libera in Lombardia è fissato per venerdì 5 gennaio: la durata massima del periodo di saldi è di 60 giorni, pertanto termineranno lunedì 4 marzo. Secondo le stime di Confcommercio, a livello nazionale sarà in leggera crescita il valore dei saldi invernali 2024: il valore complessivo in tutta Italia si attesterà a quota 4,8 miliardi di euro, con un aumento di 200 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023 (4,66 miliardi lo scorso anno, 4,24 miliardi nel 2022).

Quanto valgono i saldi

“Le previsioni – spiega Carlo Massoletti, presidente di Confcommercio Brescia – ci indicano un leggero aumento rispetto all'anno scorso anche in provincia di Brescia, con i saldi che interesseranno oltre 9mila punti vendita. Un dato che ci fa ben sperare dopo le difficoltà riscontrate negli ultimi mesi, determinate dall'inflazione e dalla conseguente contrazione dei consumi”.

In particolare, l'Ufficio Studi di Confcommercio ha stimato per i negozi bresciani un valore complessivo pari a 101,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 99,1 milioni di euro del 2023. “La speranza – conclude Massoletti – è che il significativo rallentamento dell'inflazione riscontrato nelle ultime settimane possa dare anche maggiore fiducia ai consumatori e migliorare le nostre previsioni”.

Come funzionano i saldi

In base al Testo unico delle leggi in materia di commercio e fiere, dal 6 dicembre scorso non è stato più possibile effettuare le vendite promozionali (30 giorni prima dell'inizio dei saldi). Si ricorda che, ai fini di informazione e tutela dei consumatori, i commercianti hanno inoltre l'obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso: è invece facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o al ribasso.

L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.

I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.

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