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Omar Pedrini e la sua dedica a John Belushi

In scena fino al 24 marzo al Teatro Parenti di Milano lo spettacolo 'Sangue impazzito', curato insieme a Nicola Nocella. L'ex frontman dei Timoria e il ricordo di uno dei più grandi attori della storia americana

Fino al 24 marzo al Teatro Parenti di Milano va in scena ‘Sangue impazzito’, lo spettacolo ispirato all’omonima canzone che fu dei Timoria e che racconta e interpreta la storia e la vita dell’immenso John Belushi, forse uno dei più grandi attori che la cinematografia ci ha consegnato, poco più di un anno dopo dal trentennale della sua morte, il 5 marzo del 1982 in una camera d’albergo a Los Angeles.

Lo spettacolo è curato a quattro mani (e a due teste) dal bresciano Omar Pedrini e dal pugliese Nicola Nocella, un quasi sosia dell’immortale John e noto al grande pubblico per la partecipazione al film di Pupi Avati ‘Il figlio più piccolo’, con Christian De Sica. “Eccessivo, demenziale e ribelle – ha detto proprio Pedrini – Belushi è un’icona che rimane indigesta all’establishment. Attraverso il blues lui recupera la cultura nera e la coniuga con il punk, rappresenta tutto ciò che è l’opposto dell’universo della consuetudine, è pure brutto e grasso mentre la bellezza cinematografica è incarnata da Marlon Brando, Paul Newman e Robert Redford. A tutto questo aggiungete una morte per overdose e tirate una somma”.

Animal House e The Blues Brothers, due film che valgono più di un migliaio di icone, e resteranno sempre negli annali di tutti i racconti, di tutte le storie. Insomma John Belushi secondo Nocella, accompagnato dall’angelo Pedrini, armato di chitarra acustica, scendere a chiudergli gli occhi e segnare, con la parola fine, anche “la collocazione nell’eternità”.

Info spettacolo, orari e biglietti
www.teatrofrancoparenti.it

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