Michele Zarillo in concerto al Teatro Grande di Brescia
Ci sono canzoni destinate a restare impresse a lungo nella memoria, anche se non le si ascolta per anni. Successi senza tempo, la cui carica emotiva non è direttamente proporzionale alla frequenza dei passaggi radiofonici. È il caso di alcuni dei brani del cantautore Michele Zarrillo, che lunedì 28 novembre ripercorrerà il suo percorso artistico sul palco del teatro Grande di Brescia.
Proprio sulla voce pulita e intensa e sui testi raffinati e sensibili dell'artista romano Beatrice Saottini ha puntato per la 14esima edizione del "concerto di Natale Saottini". Si deve alla presidentessa e amministratrice delegata dell'omonimo gruppo, nonchè membro del consiglio di amministrazione del Teatro Grande, il gradito ritorno di Zarrillo sulla scena musicale bresciana. L'ultima apparizione porta infatti la data di un tour di fine anni '90.
Ad accompagnare Zarrillo sul palco del Grande l’orchestra Filarmonica italiana diretta da Bruno Santori. Un'atmosfera carica di emozioni: le seducenti evoluzioni dei tessuti aerei di Sneja Nedeva, che arrivano direttamente dal Piccolo Circo dei Sogni di Paride Orfei, faranno infatti da sfondo alle canzoni di Zarrillo.
Parte del ricavato della serata sarà devoluto all’associazione Esa (Educazione alla Salute Attiva) che si occupa di prevenzione del cancro al seno. Uno stand della Onlus sarà inoltre presente nel foyer del Teatro. Per informazioni e acquisto dei biglietti si può contattare il fan club di Michele Zarrillo, all'indirizzo adrydi@libero.it, oppure Saottini Auto allo 030 3695418 - 420 o scrivere a eventi@saottini.it.
Un assaggio del grande spettacolo martedì pomeriggio nella sede di Saottini Auto: dopo aver svelato parte della scaletta - non mancheranno i successi some "Cinque giorni” e naturalmente “L’elefante e la farfalla”, “Ragazza d’argento”, “Il canto del mare”, “Strade di Roma” e “L’acrobata - Zarillo ha eseguito alcuni dei suo cavalli di battaglia, in un'inedita veste jazz. Il nuovo progetto, condiviso con il maestro Sartori, prevede infatti la rivisitazione in chiave jazz del suo repertorio.