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Coronavirus

"La zona gialla non è tana libera tutti"

Il monito lanciato dall'infettivologo Massimo Galli, che ha commentato i cambi di colore delle Regioni previsti a partire da lunedì: "Siamo in equilibrio precario, il problema non è risolto"

Da lunedì 1° febbraio la maggior parte delle regioni italiane - compresa la Lombardia - diventerà zona gialla, una condizione che permette di allargare le maglie di alcune misure restrittive (qui tutte le domande ai dubbi più frequenti). Ma l'addio al rosso e l'ampliamento della zona gialla non vuol dire che l'epidemia è passata, come sottolinea Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco-università degli Studi di Milano: ''Siamo in una situazione di assoluta precarietà per quanto riguarda la pandemia, siamo sospesi". 

Galli ha commentato i cambi di colore delle Regioni che da lunedì saranno nella maggioranza gialle, ad esclusione di 5 che restano arancioni: "Siamo in equilibro precario ma il problema non è risolto. E se facciamo ciò che abbiamo fatto prima di Natale, siamo di nuovo punto e daccapo''. 

"Questo oltre tutto in un contesto internazionale assolutamente preoccupante e nell'emergere di una serie di nuove varianti la cui affermazione potrebbe causare scenari difficili da controllare. Il trend di sicuro contenimento - ha concluso Galli - di mitigazione garantita, di una situazione che ci faccia dire 'possiamo riprendere a fare tutto', non ce l'abbiamo ancora".

Fonte: Today

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