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Covid, cosa succede negli ospedali: terapie intensive e ricoveri, parlano i numeri

Di nuovo in aumento ospedalizzati e pazienti in condizioni critiche, ma siamo molto distanti dai numeri di aprile. Il trend dei nuovi casi però non ci fa stare tranquilli

Cosa ci dicono davvero i dati del contagio? Ed è vero che negli ospedali la situazione sta nuovamente peggiorando dopo un periodo di relativa tranquillità? Per cercare di capirlo abbiamo messo a confronto i numeri che vengono comunicati ogni giorno dalle Asl sparse sul territorio. A cominciare da quelli dei ricoverati con sintomi che dopo aver toccato il minimo il 1° agosto (705) sono tornati nuovamente a salire. Stando all’ultimo bollettino, attualmente ci sono 843 persone ricoverate per Covid negli ospedali italiani.

Come mostra il grafico in basso, il numero degli ospedalizzati può subire fluttuazioni anche importanti da un giorno all’altro, ciò nonostante nelle ultime settimane è possibile scorgere una certa tendenza al rialzo. Siamo comunque lontani anni luce dai numeri di inizio aprile quando gli ospedali italiani ospitavano quasi 30mila persone ricoverate con i sintomi di SARS-COV-2.

Ricoverati con sintomi-2
Coronavirus, cosa sta accadendo negli ospedali: terapie intensive e ricoveri, parlano i nuCoronavirus, le terapie intensive

E la stessa tendenza è possibile osservarla anche per le terapie intensive. A fine marzo/inizio aprile i pazienti in condizioni critiche erano circa 4mila, oggi sono appena una 50ina. E tuttavia va sottolineato che se il 5 agosto i pazienti ricoverati in terapia intensiva erano 41, oggi sono 58. Un aumento dunque c’è stato.

terapie intensive-2Covid-19, i nuovi positivi

Il trend è ancora più evidente se si prendono in considerazione icasi positivi. Negli ultimi sette giorni (dal 12 al 18 agosto) sono stati registrati 3409 nuovi contagi da Covid-19, contro i 2818 della settimana precedente. Per fare un confronto, nelle prime tre settimane di luglio i contagi erano stati ancora più bassi (inferiori alle 1.500 unità). Un aumento di cui non si può non tenerere conto. Il fatto che l’età dei contagiati si sia abbassata sensibilmente può forse spiegare i numeri ancora bassi relativi ai ricoveri e alle terapie intensive. Su questo punto tuttavia non tutti gli esperti sono d’accordo.
trebbe interessarti: https://www.today.it/attualita/coronavirus-ricoveri-oggi-19-agosto-2020.htmlNuovi poisitivi 1-2
Nuovi poisitivi 2-2
Fonte: Today.it

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