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Coronavirus

Covid: in 17 giorni 149 bresciani ricoverati, 261 contagiati in quarantena

Il dato, relativo alla sola città, è stato diffuso nel primo pomeriggio di mercoledì dalla Loggia. In tutto sono 1.337 i cittadini coinvolti nella seconda ondata dell’epidemia

Anche a Brescia è salita la pressione sugli ospedali, ma la situazione della nostra città non è certo paragonabile a quella di Milano o di Monza e Varese. I ricoveri sono in crescita costante, ma non esponenziale: i numeri attuali indicano che “va mantenuto un alto grado di attenzione”. Così Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, ha commentato i dati dell’emergenza Covid, relativi alla sola città, che sono stati resi noti da palazzo Loggia nel pomeriggio di mercoledì. 

In città 149 ricoveri in 17 giorni

Il numero più significativo, appunto, è quello che riguarda i ricoveri, perché nel periodo 10-27 ottobre la crescita è stata sostanziosa: i cittadini positivi che hanno necessitato di cure ospedaliere sono passati da 9 a 149. Dati ben diversi da quelli registrati in piena emergenza: lo scorso 6 aprile erano infatti 447 i cittadini positivi al Covid ricoverati. Il sistema per ora regge e la pressione non è certo quella della scorsa primavera, tanto che i nostri nosocomi stanno accogliendo anche i pazienti che arrivano dai territori più colpiti dalla seconda ondata (Milano, Varese, Monza).

Covid per tipologia di isolamento

Il 72% degli attualmente ricoverati ha meno di 65 anni

Dei 149 cittadini attualmente ricoverati, 42 hanno più di 65 anni (pari al 28, 2% del totale), mentre 107 (il 72%) sono under 65. La curva che è cresciuta maggiormente è quella relativa agli isolamenti fiduciari, coloro cioè che sono stati a stretto contatto con persone positive o sospetti casi Covid: il 10 ottobre erano 301, mentre attualmente sono ben 815; anche in questo caso, la stragrande maggioranza, il 90%, ha meno di 65 anni di età.

over 65-2

Triplicato il numero dei cittadini in quarantena

Nello stesso periodo gli isolamenti obbligatori sono passati da 112 a 373 (+ 261), nell’85% dei casi si tratta di persone che hanno meno di 65 anni. In tutta la città sono 1337 le persone attualmente coinvolte dalla seconda ondata: 373 sono in quarantena obbligatoria, 815 in isolamento fiduciario e 149 in ospedale. Dal primo marzo sono 3.268 i cittadini contagiati, il 40% ha più di 65 anni.

Andamento temporale

I decessi totali in città sono stati 474, nessuno dei quali si è registrato dopo il 30 settembre. Un dato che sappiamo benissimo non essere veritiero: nei mesi peggiori (marzo e aprile scorsi) molte persone morivano senza nemmeno essere sottoposte al tampone. “Ai numeri ufficiali bisogna aggiungere almeno altre 150-200 croci attribuibili al Covid”, ha confermato il sindaco Emilio Del Bono. 

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