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Fabio Rolfi: "Profughi a Lampedusa? Via quelli a casa nostra"

Nuovi sbarchi a Lampedusa, il vicesindaco Rolfi: "Il governo non stia a guardare. Attivi i rimpatri, cominciando con i finti profughi presenti anche a Brescia"

Il segretario provinciale della Lega Nord è intervenuto in merito alla ripresa degli sbarchi di clandestini sulle coste di Lampedusa nelle ultime ore, sostenendo,  dopo aver visto le immagini in televisione, che "non si tratta di profughi ma di clandestini veri e propri e sulla base dell’accordo a suo tempo firmato dall’ex Ministro Maroni insieme alla nuove autorità tunisine possono essere rapidamente rimpatriati”.

Il rischio è che le annunciate politiche governative di sanatorie indiscriminate nonché di facili concessioni gli immigrati, leggasi diritto di voto e cittadinanza rapida (in quel caso la Lega rischierebbe di scendere al -2%, ndr), alimentino una nuova spirale di sbarchi che va impedita; il nostro Paese non può sopportare altre ondate di immigrati sia per ragioni sociali che economiche”, ha proseguito il segretario lumbard.

Il vice-sindaco ha poi parlato della situazione del nostro territorio, dove sono ospitati in diversi alberghi di Città e provincia decine profughi delle rivoluzioni arabe: "Sono finti profughi (deve avere un occhio speciale in materia, dovrebbero farlo magistrato, ndr), turisti a casa nostra. E’ possibile che a distanza di così tanto tempo gli enti preposti non abbiano ancora scoperto se sono profughi o no? Per quanto tempo dovremmo ancora mantenerli? Il Ministro Cancellieri dimostri di essere un ex Prefetto. Respingimenti e rimpatri, e, se vuole iniziare da Brescia, il lavoro certo non manca”. Com'è scontato, quasi noioso per banalità, cavalcare la paura nei periodi di crisi economica.

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