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Almalaurea: il 95% dei laureati a Brescia trova lavoro in cinque anni

A cinque anni dalla laurea le retribuzioni nette sfiorano i 2.000 euro

Salgono i dati occupazionali dei laureati triennali e magistrali dell’Università degli Studi di Brescia, ancora superiori alla media regionale e nazionale. In crescita la percentuale di laureati triennali che trova lavoro ad un anno dalla laurea: 89,1% nel 2023 contro l’81,7% nel 2022 (la media regionale sale all’81,4%). Sale anche tasso di occupazione dei laureati magistrali a cinque anni dalla laurea: dal 91,9% del 2022 al 94,9% del 2023 (la media regionale resta invece al 91,9%).

Ad evidenziarlo è il XXV Rapporto AlmaLaurea sul profilo dei laureati italiani che ha indagato, delle 77 Università aderenti al Consorzio, le performance formative di oltre 281 mila laureati nel 2022 ed ha coinvolto, per la parte relativa alla condizione occupazionale, 670 mila laureati, di 78 università, di primo e secondo livello, del 2021, 2019 e 2017 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 4.838 laureati dell’Università degli Studi di Brescia. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2021 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2017 e intervistati dopo cinque anni. "I dati del 2023 - commenta il rettore Francesco Castelli - evidenziano una crescita costante e un notevole miglioramento dal punto di vista del tasso occupazionale dei nostri laureati. Si tratta di un risultato che premia la qualità dell'offerta didattica, accompagnandoli ad affrontare con successo e soddisfazione il proprio futuro professionale".

I laureati triennali a un anno dalla laurea

L'indagine ha coinvolto 1.754 laureati triennali del 2021 contattati dopo un anno dal titolo (nel 2022). Esclusi i laureati triennali dell’Università degli Studi di Brescia che, dopo il conseguimento del titolo, hanno scelto di non proseguire gli studi universitari per immettersi direttamente nel mercato del lavoro (46,8%), è possibile indagare le loro performance occupazionali a un anno dal titolo. A un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione (si considerano occupati tutti coloro che sono impegnati in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione) è dell’89,1%, nettamente superiore alla media regionale (81,4%).

Il tasso di disoccupazione (calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro) è pari all’1,7% (6,4% il dato lombardo). Il 40,8% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 27,2% su un contratto alle dipendenze a tempo determinato. Il 16,3% svolge un’attività in proprio (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.). Il lavoro part-time coinvolge l’8,9% degli occupati. La retribuzione è in media di 1.560 euro mensili netti. Il 77,7% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, il 72,6% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università.

I laureati di secondo livello

I laureati di secondo livello del 2021 contattati dopo un anno dal conseguimento titolo sono 1.007 (di cui 596 magistrali biennali e 411 magistrali a ciclo unico), quelli del 2017 contattati a cinque anni sono 1.051 (di cui 544 magistrali biennali e 507 magistrali a ciclo unico). A un anno dalla laurea, il tasso di occupazione è pari all'88,7% (93,2% tra i magistrali biennali e 82,6% tra i magistrali a ciclo unico), superiore alle medie regionali e nazionali. La retribuzione è in media di 1.663 euro mensili netti (1.585 euro per i magistrali biennali e 1.782 euro per i magistrali a ciclo unico): il 75,9% degli occupati ritiene la laurea molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo. Inoltre, il 68,6% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi.

Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello a cinque anni dalla laurea è pari al 94,9%: 94,6% per i magistrali biennali e 95,3% per i magistrali a ciclo unico, in entrambi i casi superiore alle medie regionali e nazionali. Il tasso di disoccupazione è pari allo 0,9%, diminuito rispetto all'1,8% dello scorso anno. Le retribuzioni arrivano in media a 1.918 euro mensili netti, di cui 1.905 per i magistrali biennali e 1.933 per i magistrali a ciclo unico: il 72,3% degli occupati ritiene la laurea efficace o molto efficace per il lavoro svolto, il 66,2% dichiara di utilizzare in misura elevata nel lavoro le competenze acquisite all'università.

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