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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Via Dario Morelli

"Se non guardi la tv il Covid non esiste": chi sono i due negazionisti fermati

Il loro obiettivo? Sabotare la campagna di immunizzazione e intimidire i cittadini

Uno sconsiderato atto di terrorismo che avrebbe potuto ferire persone che si stanno occupando della salute dei bresciani. A distanza di meno di un mese dall'attacco contro il centro vaccinale di via Morelli, a Brescia, nella notte tra venerdì e sabato i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Brescia hanno arrestato due persone gravemente indiziate di essere i responsabili dell'atto

In manette sono finiti un 52enne di Brescia, Paolo Pluda, e un 51enne di Monticelli Brusati, Nicola Zanardelli. Entrambi sono "no-vax", contro i vaccini, contro l'obbligo di indossare la mascherina e a sostegno della campagna "Io apro". "Quelli del CTS... una manica di imbecilli", si legge sulla pagina di una delle persone fermate. "Per fare la rivoluzione non servono per forza anfibi, giubbotto di pelle, bastoni o altro... basta disobbedire a queste pu***nate". "Io non mi vaccino, non sono una cavia". E ancora: "Clamoroso. Il governo irlandese costretto ad ammettere che il Covid non è mai esistito". "Verrà il giorno in cui tanti italiani spegneranno la tv e accenderanno il cervello... in quel momento avremo vinto". Insomma, una serie di fake news rilanciate da chi evidentemente è convinto che la pandemia sia un gigantesco complotto. 

I Ros evidenziano che il 51enne bresciano, benché incensurato, ha evidenziato una convinta adesione alle tesi negazioniste e no-vax, con una marcata ostilità nei confronti delle istituzioni in relazione alla gestione della crisi sanitaria in atto. Anche l'altra persona finita nel mirino dei militari, è risultato "convintamente orientato, dal punto di vista ideologico, verso le interpretazioni più violente ed oltranziste delle tematiche populiste, no-vax ed anti-istituzionali, manifestate in particolare attraverso il web e i social networks".

La svolta nelle indagini è avvenuta dall'isolamento di alcune immagini che hanno fornito la prova della preparazione degli ordigni da parte degli indagati. Dalle risultanze investigative è emersa la chiara volontà dei presunti attentatori di bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione ed alimentando il clima d'incertezza del particolare momento storico, nonché di reiterare nel breve termine ulteriori azioni violente e di danneggiamento. È significativo infatti la circostanza che P.P la mattina poco prima dell'attacco abbia postato sul proprio profilo Facebook la frase ''Se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma "la paura" e la loro paura è la nostra unione. Non ci sono altre soluzioni''.

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