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Come risparmiare in bolletta anche cuocendo la pasta

I consigli dei pastai di Unione Italiana Food

Risparmiare in cucina: si può e si deve. In occasione della Giornata nazionale del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, istituita dal 2005, i pastai di Unione Italiana Food raccolgono e ricordano alcune semplici regole per dimezzare i consumi durante la preparazione della pasta (fino al 47% in meno). Per capirci: quando porti a bollore l'acqua della pasta e poi metti il coperchio, puoi risparmiare energia sufficiente a ricarica il tuo smartphone almeno due o tre volte. Cambiamento climatico e crisi energetica ci devono rendere più attenti a non sprecare risorse (e denaro): per questo, a volte, anche un piccolo e insospettabile gesto può fare una grande differenza. Se tutti gli italiani seguissero gli accorgimenti in arrivo, ne parliamo tra poche righe, in un solo anno si potrebbero risparmiare almeno 350 milioni di kWh, sufficienti a illuminare gli stadi di calcio per tutte le prossime 24 stagioni di Serie A, Premier League, Liga e Bundesliga.

Tieni il coperchio sulla pentola

La pentola va coperta per accelerare il bollore dell'acqua. Quando si butta la pasta, il coperchio andrebbe sempre tolto, perché la pasta si cuoce scoperta, a meno che non la stiamo facendo in pentola a pressione o con cottura passiva. Usando il coperchio si risparmia fino al 6% di energia ed emissioni di CO2 equivalente (CO2e). E ci si mette pure meno tempo.

Usa la giusta quantità di acqua

Ne serve meno di quella che pensi: la giusta quantità di acqua consente alla pasta di cuocere in modo omogeneo senza attaccarsi e con un perfetto grado di salatura. La regola della nonna è che per ogni etto di pasta serve un litro d'acqua. Oggi la qualità della pasta è più alta di 40 o 50 anni fa e rilascia meno amido in cottura e possiamo anche cuocere il nostro etto di pasta in 0,7 litri di acqua. Cuocere la pasta in meno acqua concentrerà l'amido e renderà più facile legare con il condimento. Usando meno acqua si tagliano del 13% i consumi di energia e le emissioni di CO2e. La pasta resta buona, e si risparmia pure il 30% di acqua. 

Spegni il fuoco prima del tempo

Altro metodo green, che permette di risparmiare gas ed energia: la cottura passiva può fare miracoli. Con la cottura passiva la pasta cuoce a fuoco acceso solo per 2-4 minuti da quando l'acqua riprende il bollore. Poi si spegne il fornello e si copre la casseruola con il coperchio per limitare la dispersione del calore, lasciando la pasta in infusione nell'acqua per il restante tempo indicato sulla confezione. In questo modo l'acqua sarà stata assorbita. Un cambiamento troppo radicale? In realtà, la usavano anche le nonne per cuocere la pastina per la minestra. E oggi è consigliata per finire la cottura dei formati più grossi, come conchiglioni, fusilloni e paccheri per evitare che si rompano o perdano la forma. In questo caso, basta spegnere il fuoco qualche minuto prima del tempo di cottura consigliato e concludere la cottura a fuoco spento e pentola coperta. Con la cottura passiva il risparmio di energia e emissioni di CO2e arriva fino al 47%.

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