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Brindisi di Natale: è ancora di Moniga il miglior vino rosso dell’anno

In labore fructus et in triclinio laetitia

È passato un po’ di tempo e ce ne scusiamo: ma non passa mai il tempo di un brindisi al Groppello, il vitigno autoctono della Valtenesi – nelle sue due varianti: gentile e di Mocasina – che anche quest’anno è stato celebrato (alla grande) dal Palio del Groppello dell’omonima Confraternita, la più antica del Garda e che dal 1970, in labore fructus et in triclinio laetitia, celebra puntuale il miglior vino rosso Groppello in purezza dell’anno, al termine come ogni volta di un’agguerrita ma gustosissima selezione.

Bando alle ciance, in alto i calici: alla Cascina San Zago di Salò del maestro Carlo Bresciani è stato ancora il Groppello della cantina Turina di Moniga del Garda a meritarsi l’ambita coppa. Per il secondo anno consecutivo, come non succedeva da un po’ nel mitico albo d’oro: per Turina è la prima doppietta in rapida sequenza, il terzo titolo di sempre considerando anche il Palio del 2006. Altri tempi, altri vini: ma garanzia di qualità.

Il Palio del Groppello 2023

La cantina Turina, guidata dai giovani Matteo, Andrea e Marco (quarta generazione tra le vigne), ha superato in volata gli altri finalisti dell’edizione 2023, la numero 54, a cui sono stati ammessi i vini rossi con groppello in purezza (come da disciplinare) della vendemmia 2022. Per un pugno di voti – nota di metodo: alla votazione decisiva partecipano solo i confratelli, c’è poi un voto popolare ma che non incide sul giudizio finale – ha vinto Turina, di fatto pari e patta Franzosi di Puegnago (finalista nel 2020 e nel 2021, vincitore del Palio nel 2003) e Scolari, anch’esso da Puegnago (ma da Raffa), già finalista nel 2022 e vincitore nel 1978, 1980, 1987, 1989, 2013 e 2015.

Gli attestati di eccellenza

Non solo groppello in purezza nei calici dei degustatori: 53 le etichette presentate (mai così tante) per l’edizione 2023, passate al vaglio della giuria tecnica composta da Mattia Vezzola, Giuseppe Avanzi, Giuseppe Piotti, Cesare Ferrari, Emiliano Rossi, Davide Camoni, Fabio Finazzi, Matteo Moederle, Marta Crescini e Stefania Lucini, molti dei quali veri pezzi da novanta della cultura enoica bresciana. Al Palio del Groppello conferiti anche i vari attestati di eccellenza: per il “Groppello Riserva” al vino Giovanni Avanzi Superiore 2021 di Avanzi (Manerba), per il “Groppello Gran Riserva” al Dunant 2018 di Selva Capuzza (San Martino).

Infine, gli spumanti: miglior metodo Martinotti (o charmat) il Brut Rosé Graziolo di Francesco Averoldi (Bedizzole), miglior metodo classico il Brut Rosé 2021 della Famiglia Olivini (San Martino). Arrivederci al prossimo anno: “Il nostro Groppello ci sorprende sempre di più – le parole di Massimo Piergentili, presidente della Confraternita –: un grandissimo vitigno, tanto difficile da allevare ma in grado di generare del vino di altissima eccellenza. Al di là del tradizionale palio, grande soddisfazione in questi anni per essere riusciti a far conoscere e apprezzare il Groppello in tutte le sue evoluzioni e declinazioni”.

Testimonial d'eccezione il cantautore bresciano Piergiorgio Cinelli: gardesano di Calvagese della Riviera, da sempre un maestro nel celebrare in prosa e in versi l'autoctono per antonomasia, il dialetto: così come è autoctono il vitigno groppello, che cresce solo in Valtenesi, tra i più studiati e apprezzati. Musica, canti, barzellette de 'na olta, la voce e la chitarra: un viaggio da one man show nei 205 municipi bresciani.

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