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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Arte e cultura, per San Valentino: il fascino immortale della 'fatal' Verona

Terza e ultima "imperdibile proposta" di San Valentino: tutti gli eventi, le mostre e gli appuntamenti della città di Verona

Terzo e ultimo imperdibile appuntamento di San Valentino: dopo Milano – con Francesco Hayez – e Venezia, al Museo Correr, ecco l'immancabile (e per alcuni ancora fatal) Verona. La fortuna di essere a poche decine di minuti dalla città celebrata per l’amore, la città di Giulietta e Romeo, consente di partecipare a tanti eventi organizzati per gli innamorati sia in centro che nella provincia, tutti di grande varietà e qualità. L'Arsenale, ad esmpio: ospita Verona Sposi, dal 13 al 14 febbraio. Negli stessi giorni e nelle stesse date in Santa Maria in Chiavica, sarà possibile assistere allo spettacolo teatrale Romeo and Juliet – Opera in Love. A partire dalle 19.00: musica, teatro e frammenti di tragedia in lingua originale. Il main event è sicuramente Verona in Love, una serie di iniziative sparse per il centro città, dedicate a coppie e innamorati. Le Luminarie d’amore in Piazza Dante, il mercatino a forma di cuore, arricchito da gustosissimi stand enogastronomici. Torre dei Lamberti: orari prolungati per la visita della torre che domina Piazza Erbe, poi da venerdì 12 a domenica 14 ecco Aperintorre, uno speciale brindisi per tutte le coppie che decidono di salire sulla lanterna. Domenica 14 febbraio si correrà Giulietta e Romeo Half Marathon, da non perdere anche il weekend di San Valentino a Villa Cariola. Romantico e in una villa del Settecento, un San Valentino di benessere all'Hotel Veronesi La Torre: un soggiorno rilassante nella campagna veronese.

Per il 14 febbraio a quanti optano per raggiungere Verona, dopo la casa di Romeo e la terrazza di Giulietta propongo una sorpresa luminosa e al tempo stesso un luogo intrigante da riscoprire: alla tomba di Giulietta, riposta nella cripta della ex chiesa di San Francesco da Giovanbattista Cavalcaselle ci attende una nuova sezione espositiva, l’ala meridionale del chiostro completamente rinnovata, che integra la grande raccolta di affreschi, già presenti sin dal 1973, con importanti opere del Medioevo e del Rinascimento veronese, realizzate sempre con la tecnica “a fresco”. All’esterno, ampi spazi destinati a verde e all’esposizione di reperti e frammenti lapidei che preparano alla visione della Tomba allestita nella cripta. Nel chiostro, ad accogliere il visitatore, sei statue, rappresentanti le Virtù e le città di Verona e Vicenza, provenienti dal recinto delle Arche Scaligere, in ideale dialogo con i pezzi trecenteschi esposti nelle sale superiori. Al pianterreno una accogliente e luminosa sala per le attività culturali del museo, intitolata a Giacomo Galtarossa, il maggior mecenate dei musei veronesi del secondo Novecento e primo presidente degli Amici dei Musei di Verona.

Ma il bello inizia adesso. Si entra attraverso i secoli nella città dipinta, partendo dall’anno Mille: si rievoca il Sacello Scarpiano del Museo di Castelvecchio, frammenti iscrizioni, capitelli, mensole e patere di grande valore storico e decorativo, provenienti da edifici religiosi purtroppo distrutti (la chiesa di San Daniele e quella di Tombazosana) coevi al ciclo affrescato della grotta di San Nazaro (il cui primo strato è addirittura del 996). Tali rarissime pitture sono state ricomposte dalla professoressa Tiziana Franco dell’Università di Verona. Nell’adiacente salone sono esposti imponenti sottarchi con ritratti di imperatori romani, provenienti dal Palazzo scaligero di Cansignorio affrescati da Altichiero a partire dal 1364 e staccati nel 1967. Undici sottarchi presentati con un particolare sistema a sospensione che ne consente una lettura dal basso simile all’originale, suggestiva e sorprendente: ci proietta oltre lo spazio e il tempo.

Di fianco una monumentale Crocifissione e affreschi trecenteschi provenienti da chiese veronesi (Santa Eufemia, Santa Felicita e altre) e riferibili al periodo Scaligero e post Scaligero, come i medaglioni marmorei con profili di imperatori romani, resi da Altichiero, ispiratosi a monete romane qui ripresentate. Nel corridoio laterale del secondo piano è collocato il lungo fregio continuo affrescato da Jacopo Ligozzi e bottega (1547-1627) per una sala di Palazzo Fumanelli, raffigurante la Cavalcata di Carlo V e Clemente VII in Bologna nel 1530, staccato e donato ai musei civici veronesi alla fine dell’Ottocento. Un ciclo di circa 30 metri grazie a tredici grandi elementi. Dieci di questi sono posti nella fascia alta della parete, gli altri tre si trovano all’altezza dello sguardo, per consentirne una messa a fuoco diretta delle varie sfumature dell’opera. Il tema di Carlo V incoronato Imperatore da Clemente VII, a Bologna - perchè aveva saccheggiato Roma pochi anni prima, e la città lo avrebbe respinto -, è un tema che possiamo trovare rappresentato con maestria nella stessa Bologna e persino a Bergamo: coppia innalzata a numi tutelari, per ragioni politicamente corrette, fin dal ‘500.

Il racconto della città dipinta continua, con gli affreschi di Bernardino India e Domenico Brusasorzi per Palazzo Fiorio della Seta, e prosegue con le tele di Felice Brusasorzi, Anselmo Canera, Paolo Farinati. Queste ultime (1584) rappresentano tre episodi della Vita di Mosè (già esposte a Castelvecchio fino al 1944, quando vennero danneggiate a seguito dello scoppio del vicino ponte sull’Adige). Nella medesima sala sono esposti 16 bronzetti affiancati a una rara statua in bronzo di inizio Seicento raffigurante San Rocco, Nel percorso si coglie la storia della città scaligera, di cavalieri, armi, onori. A questo punto siamo pronti ad assecondare, più consapevoli, l’attrazione della cripta: ispirata ad architetture medievali piena du suggestioni e rimandi emotivi, “Giulietta”. L’ordinamento espositivo è corredato da ampi testi illustrativi integrati da strumenti multimediali che offrono note sulla storia della città. L’allestimento è di Valter Rossetto con la collaborazione Alba di Lieto e Viviana Taggetto. Grazie anche a Paola Marini, con Ettore Napione, Sara Rodella e Ketty Bertolaso.

Informazioni utili

045 8062611 – Direzione Musei d’Arte Monumenti
045 8000361 – Biglietteria museo degli Affreschi
museodegliaffreschi.comune.verona.it

Orari 
lunedì 13.30 - 19.30, da martedì a domenica 8.30 - 19.30, chiusura biglietteria 18.45

Prenotazione visite guidate
(gruppi e scuole) 045 8036353
(lunedì – venerdì 9.00 - 13.00 e 14.00 - 16.00)

Biglietti
biglietto intero: € 4,50
biglietto ridotto: € 3,00 per gruppi (sup. 15 unità), agevolazioni, anziani sup. 60 anni
biglietto ridotto scuole (dalle primarie alle secondarie di secondo grado) e ragazzi (8-14 anni, solo accompagnati): € 1,00
biglietto cumulativo musei Tomba/Casa di Giulietta intero: € 7,00
biglietto cumulativo musei Tomba/Casa di Giulietta ridotto: € 5,00
ingresso gratuito: anziani con età superiore a 65 anni residenti nel Comune di Verona, portatori di handicap e loro accompagnatori, con Verona Card

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