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Economia Chiari

Il fatturato cala di un terzo, ma è in arrivo il nuovo stabilimento da 100 milioni

Sono i numeri del bilancio 2022/2023

Dopo un anno record, difficilmente ripetibile, il fatturato cala di oltre un terzo, -35%: ma gli utili tengono bene, in doppia cifra, comunque oltre i 32 milioni di euro (erano 39,5 milioni nell'esercizio precedente). Sono questi, in estrema sintesi, i dati di bilancio della Trafileria Carlo Gnutti spa, storica azienda bresciana – quartier generale a Chiari – operativa dal 1947 e oggi tra i principali produttori di semilavorati di ottone nel mercato italiano ed europeo, con circa 400 dipendenti.

I dati del bilancio

Il bilancio relativo alla stagione 2022/2023 è stato chiuso al 30 giugno scorso, ma i numeri sono stati resi noti solo in questi giorni. Il fatturato si attesta oltre i 597 milioni di euro, in calo – come detto – di circa il 35% rispetto agli oltre 927 milioni del 2021/2022, primato di sempre. Utile netto a 32,2 milioni (erano 39,5 nell'esercizio precedente): il 15% delle vendite è stato realizzato all'estero. Il margine operativo lordo (ebitda) supera quota 55,5 milioni di euro, il reddito corrente è a 43,5 milioni: il risultato ante oneri finanziari (ebit o reddito operativo) si ferma a 25,6 milioni di euro, erano più di 49 milioni un anno fa.

Confermati importanti investimenti, nel complesso pari a oltre 29 milioni di euro: si continua a lavorare per il nuovo stabilimento di Urago d'Oglio, negli spazzi della ex Durpress, con un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro e l'avvio dell'attività annunciato per il 2026, con un centinaio di nuovi posti di lavoro.

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