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Cronaca Sirmione

Stalking: sotto accusa l'ex comandante della Locale

Chiesto il rinvio a giudizio

Quasi 600 messaggi, inviati in meno di un mese: e poi un registratore nascosto nel frigorifero, la minaccia di compiere un omicidio-suicidio, perfino una pistola carica (con due proiettili). Sono questi i presunti elementi che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per l'ex comandante della Polizia Locale di Sirmione, accusato di stalking e interferenze nella vita privata nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione, ex segretaria comunale proprio a Sirmione, oltre che di porto abusivo di arma da fuoco.

La minaccia

I due, come detto, avrebbero avuto una relazione, poi interrotta: una circostanza che non sarebbe mai stata accettata dal 50enne, oggi sospeso dal suo incarico. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti a seguito della denuncia della donna, l'ex comandante si sarebbe addirittura presentato a casa della segretaria comunale con una pistola carica, appunto con due proiettili, dopo aver minacciato di voler compiere un omicidio-suicidio.

Avrebbe poi interrotto le sue intenzioni per la presenza della figlia dell'ex compagna. Di fronte al pubblico ministero, però, l'uomo avrebbe negato  gran parte degli addebiti. In particolare avrebbe detto di non aver portato l'arma con sé, quel giorno. Diversa l'opinione della pubblica accusa.

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