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Cronaca

Calcio: padre di famiglia assassinato, arrestato 39enne

Cinque colpi di pistola sparati al campo nomadi di Calcio, in campagna: in manette il 39enne bergamasco Roberto Costelli, ex paracadutista ora disoccupato. Dopo l'omicidio era stato pure arrestato per droga

“Non volevo ucciderlo, non volevo nemmeno colpirlo. Volevo soltanto spaventarlo”. Avrebbe raccontato la sua versione Roberto Costelli, il 39enne ex paracadutista ora disoccupato che il 22 febbraio scorso ha sparato cinque colpi di pistola nei pressi del campo nomadi di Calcio, ferendo mortalmente il 43enne Roberto Pantic, padre di 10 figli.

Pantic stava dormendo nella sua roulotte, insieme alla moglie e ai figli, rimasti fortunatamente illesi. Quando il boato di cinque colpi di pistola ha spezzato il silenzio della notte: a sparare fu proprio Costelli, in preda ad una volontà ancora da dimostrare di voler semplicemente spaventare il capofamiglia rom, forse per una questione in sospeso.

Una storia in cui non mancano dinamiche ancora da svelare. Circa un mese dopo l’omicidio, il 23 marzo, il 39enne italiano venne pure arrestato per spaccio di droga: in casa i Carabinieri gli trovarono circa una ventina di piante di marijuana, insieme a 12 chili di ‘ganja’ già pronta per essere venduta.

Le indagini dei militari erano partite proprio da quel campo nomadi, nelle campagne di Calcio. Le prime ipotesi avevano fatto pensare ad un regolamento di conti tra famiglie rom: poi la pista ‘bergamasca’, la confessione, il ritrovamento della pistola. E a breve, il processo.

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