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Cronaca Desenzano del Garda

Scavi per la Tav, spunta un geyser da 10 metri: in giardino schiuma e voragini

Paura tra i residenti per quanto accaduto

Ancora schiuma e un’altra voragine causati dai lavori alla Tav – la nuova linea ad alta velocità Brescia Est-Verona – all’agriturismo Corte Aurea di San Cipriano, in territorio di Desenzano ma ai confini con Lonato. Dopo il clamoroso episodio di lunedì notte, anche 24 ore più tardi la sostanza schiumogena utilizzata per lo scavo della galleria naturale sottostante è fuoriuscita da un improvvisato geyser, zampillando stavolta anche a più di 10 metri di altezza. La schiuma, ricordiamo, ha sommerso la piscina, il giardino, perfino il vicino vigneto coltivato a groppello.

Una voragine profonda 8 metri

Alla prima voragine, che si era formata ai confini della proprietà ma inghiottendo anche parte della strada, a martedì ancora chiusa per motivi di sicurezza, oltre che abbattendo una quercia (quasi) secolare, se n’è aggiunta una seconda, forse ancora più grande: si è formata sulla cima di una collinetta che accoglieva una lagerstroemia rosa, inghiottita dal buco. Altra pianta che aveva almeno mezzo secolo di vita, è finita una fossa da circa 20 metri quadrati, circa 8 metri di profondità.

Episodi simili si erano verificati poco lontani, sempre lungo Via Lugasca, poco più di un anno e mezzo fa: in un altro terreno si era creata una voragine profonda più di 30 metri. “Se già si sapeva che il terreno era fragile – spiega Dorines Magoni, proprietaria dell’agriturismo Corte Aurea, aperto dal 2011 insieme al fratello Giovanni – allora andava rinforzato e consolidato: dopo quello che è successo, non ci sembra sia stato fatto”.

Il comunicato di Cepav due

Così Cepav due in una nota: è il Consorzio Eni per l’alta velocità, general contractor della nuova superferrovia (un’opera da 2,6 miliardi di euro) tra Brescia Est e Verona. “Durante le attività di realizzazione della galleria naturale Lonato, con la fresa Tmb, si è verificata una fuoriuscita di materiale – si legge –. Il materiale in questione è una miscela composta da specifici additivi biodegradabili ed ecocompatibili, come certificato dallo studio dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, coadiuvato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Politecnico di Torino e da Arpa Lombardia”. La schiuma, continua Cepav due, “ha la funzione di ottimizzare le operazioni di scavo, rispettando le complessità geotecniche e idrogeologiche del terreno”. Già avviati i lavori di bonifica e ripristino, rimangono i buchi: “Si sono verificati movimenti del terreno di limitate dimensioni – conclude il Consorzio – le cui cause sono in corso di accertamento”.

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