Ragazzo disabile aggredito da una baby gang alla stazione della metro
Seguito e accerchiato in pieno giorno. La sua testimonianza.
Seguito, accerchiato e strattonato, in pieno giorno, da un gruppo di ragazzini che volevano sottrargli il portafoglio. È quanto accaduto a un 20enne di Bergamo che cammina con difficoltà, a causa di una disabilità motoria. Per fortuna non era solo: aggrappandosi ai suoi amici, e urlando con tutta la voce che aveva in corpo, è riuscito a evitare una caduta a terra (rischiava conseguenze gravi) e a sventare la rapina.
Tutto è accaduto a Brescia verso le 18.10 di domenica pomeriggio. Maruen, che vive nella nostra città per ragioni di studio, era appena sceso dal bus: insieme a due amici si stava dirigendo verso la fermata della metropolitana della stazione ferroviaria. Un gruppetto di giovanissimi li ha fermati, con la classica scusa di chiedere una sigaretta. Il 20enne e suoi amici hanno risposto che non l'avevano e hanno tirato dritto.
Seguito e accerchiato
"A quel punto ci hanno seguiti sulle scale mobili – racconta Maruen –. Si sono proprio appiccicati a noi e hanno iniziato a insultarci. Erano in tre e avranno avuto tra i 16 e 18 anni: uno mi ha anche dato un colpo da dietro, facendomi cadere il portafoglio dai pantaloni, ma sono riuscito a recuperarlo. Una volta raggiunto il pianerottolo, ci hanno circondati e intimato di dargli dei soldi: al nostro rifiuto hanno reagito prendendosela solo con me, probabilmente si erano accorti che il mio equilibrio è piuttosto instabile. Uno di loro mi ha afferrato per il polso e ha iniziato a spingermi, per prendermi il portafoglio: io mi sono aggrappato ai miei amici e ho urlato".
Le grida e la fuga
Le sue grida sono servite a mettere in fuga il gruppetto, a mani vuote: "È andata bene, i miei amici mi hanno aiutato: ma se non ci fossero stati, non so come sarebbe finita. Prendo la metropolitana tutti i giorni in stazione, molto spesso anche da solo e ora ho paura", confessa il 20enne che si è immediatamente rivolto alla polizia ferroviaria, prima per segnalare l’accaduto e poi per sporgere denuncia. Un episodio che Maruen e sua madre hanno avuto il coraggio di denunciare pubblicamente, anche sui social, perché non passi inosservato.
"Non si fermano davanti a nulla"
"Non è possibile che un ragazzo di 20 anni debba aver paura di essere rapinato mentre prende la metropolitana, peraltro in pieno giorno e in una zona centrale della città – commenta la madre del giovane –. Aggredire una persona è un atto ingiusto, ma quando avviene nei confronti di un ragazzo diversamente abile è ignobile e vergognoso. Cosa dobbiamo fare per sentirci sicuri nelle nostre città? Ora non ci si ferma nemmeno più davanti a persone con difficoltà motorie". La loro speranza è che vengano aumentati i controlli all'interno della stazione della metropolitana, ma anche quella che – grazie ai filmati delle telecamere presenti – si riesca a risalire agli autori dell'ignobile aggressione a scopo di rapina.
Intanto, a Palazzo Loggia qualcosa sembra finalmente muoversi per cercare di contrastare baby gang e violenza giovanile. La sindaca Castelletti ha annunciato la misura del Daspo urbano, con la mappatura delle "zone rosse" in cui sarà operativa.