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Cronaca

Incidente con un'auto, l'autista del bus prende a calci e pugni i poliziotti

Prosegue il processo a carico dell'autista

Sarà letteralmente “messo alla prova” (così è definito il procedimento) e “valutato” entro il prossimo settembre l'ex autista di Brescia Trasporti, 38 anni, prima sospeso e poi licenziato, che il 28 dicembre scorso aveva aggredito gli agenti della Polizia Locale intervenuti per i rilievi di un incidente, senza feriti, in cui era rimasto coinvolto con l'autobus che stava guidando. Per quanto accaduto era stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: ora il processo.

La messa alla prova

Tramite i suoi legali, in sede di dibattimento, l'autista ha chiesto e ottenuto la messa alla prova: formula che prevede la sospensione del procedimento penale per i reati di cosiddetto “minore allarme sociale”, con affidamento ai Servizi Sociali per una sorta di “libertà vigilata” ma subordinata alla prestazione di un lavoro di pubblica utilità che l'imputato deve reperire, in accordo con il tribunale.

L'aggressione si scatenò nella zona di Via San Rocchino: qui andò in scena l'incidente tra un bus della linea 17 e un'auto. Il conducente del pullman avrebbe poi aggredito a calci e pugni gli agenti interventi: per placare la sua ira sarebbe stato necessario usare addirittura lo spray al peperoncino. L'imputato, durante il processo, avrebbe però parlato di provocazioni. Ora la richiesta di messa alla prova.

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