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Omicidio Marisa: "L'ho sentita sosprirare, è morta davanti ai miei occhi"

Le parole di Amelia Russo, la prima a soccorrere la povera Marisa Sartori, uccisa a coltellate dal marito da cui si sarebbe voluta separare

“Una situazione che mi ha segnata molto, che porterò con me tutta la vita. E' stato veramente terribile, mi sono sentita impotente. Rivedo Marisa in ogni momento della mia giornata, aveva solo 25 anni: in quel momento è stato come vedere morire mia figlia. Non è possibile – conclude Russo – Non è proprio possibile che succedano queste cose”.

La fuga di Arijoun

Poco dopo il raptus di follia il 25enne Arijoun si è allontanato ancora sporco di sangue per raggiungere la caserma più vicina e costituirsi. Lungo il cammino ha gettato via il coltello utilizzato per uccidere Marisa: l'arma è già stata recuperata dai carabinieri. L'uomo adesso si trova in carcere a Bergamo, accusato di omicidio e di tentato omicidio.

In quegli attimi terribili ha infatti ferito gravemente anche la sorella di Marisa, Debohra Sartori. La ragazza, che ha soltanto 23 anni, ha cercato in qualche modo di difenderla, ma è stata colpita e ferita, tanto da finire in coma. Le due erano arrivata insieme in garage, dove hanno trovato Arijoun già armato e pronto a scatenare la sua rabbia.

La sorella Deborha e il coma

La sorella Deborha intanto si è svegliata dal coma: ovviamente è ancora ricoverata in ospedale, tenuta sotto stretta osservazione. Ma nei prossimi giorni, non appena starà meglio, sarà sicuramente ascoltata dagli inquirenti chiamati a ricostruire la vicenda in ogni dettaglio. Appena sveglia, Deborha ha chiesto notizie sulla morte della sorella. Giovedì mattina è stata programmata l'autopsia sul corpo martoriato di Marisa. Non appena saranno fissati i funerali, l'amministrazione comunale di Curno ha annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino.

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