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Coronavirus Borgo San Giacomo

Il coronavirus circola tra gli insegnanti: sei contagiati, chiusa tutta la scuola

Succede a Borgo San Giacomo: le elementari e le medie resteranno chiuse fino al 4 novembre.

Un focolaio alle elementari, poi la scelta di chiudere tutte le scuole con un’ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Lama nella tarda serata di giovedì. All’origine della decisione del primo cittadino di Borgo San Giacomo c’è il moltiplicarsi dei casi di positività tra il personale scolastico della primaria: attualmente sono sono sei  le persone contagiate e tra loro non ci sarebbe nessun alunno. Si tratta di due insegnanti ad personam, due docenti e altrettanti educatori che gestiscono il pre-scuola (e potrebbe non essere finita qui: si attendono i risultati di altri tre tamponi). Alcuni di loro hanno frequentato anche la mensa, alla quale accedono anche il personale e gli alunni delle medie: di qui la scelta di sospendere anche le lezioni della secondaria di primo grado.

Ritardi e contraddizioni di Ats

Il contagio si è diffuso rapidamente anche perché, spiega il sindaco in un video messaggio rivolto ai cittadini: “Dopo la segnalazione del primo caso positivo, la scorsa domenica, da parte di Ats non è stato preso nessun provvedimento: non c’è stata nessuna segnalazione o imposizione. Noi abbiamo provveduto, d’accordo con il dirigente scolastico, a far sanificare la scuola. Lunedì è poi scattato l’obbligo di misurare la temperatura a tutti quelli che entravano nell’istituto".

Nel frattempo però sono stati segnalati altri casi sospetti e il primo cittadino ha convocato una riunione con la dirigenza scolastica, i responsabili Covid dell’istituto e la polizia locale: “Mercoledì ero riuscito a parlare con la responsabile della tutela salute della scuola di Ats, la quale mi aveva tranquillizzato, spiegandomi che la situazione era sotto controllo. Erano state fate tutte le mappature e si poteva andare avanti: non era necessario mettere in isolamento le classi dove avevano avuto accesso i soggetti positivi.”

Il colpo di scena giovedì: contrariamente a quanto sostenuto fino ad allora, Ats ha fatto scattare la misura preventiva dell’isolamento a domicilio per gli insegnanti e gli alunni della classe 1°B. “La circolare è stata un fulmine a ciel sereno: il giorno prima mi hanno rassicurato che andava tutto bene, quello successivo Ats ha deciso che un’intera classe andava messa in quarantena. Poi un’altra correzione: solo l’alunno assistito dall’insegnate ad personam andava isolato.”

Sindaco sconcertato

A quel punto Il sindaco ha deciso di chiudere tutto, almeno fino al 4 novembre per “tutelare e salvaguardare la salute degli alunni, degli insegnanti e del personale della scuola". Ma non sono mancati gli attacchi ad Ats, sia nell’ordinanza che nel breve video messaggio pubblicato sui social.  Nel documento ufficiale Lama ha espresso: “sconcerto per i ritardi e la confusione" con cui Ats ha lavorato e per "le versioni contraddittorie date”.

“Capisco che i funzionari di Ats siano impegnati e carichi di lavoro e abbiano difficoltà, ma dopo quanto è successo io non mi fido più. Quindi si è deciso di tirare una riga, fare una pausa e nel frattempo verificare che ci si siano le condizioni per riaprire in sicurezza. Ci assumiamo in pieno la responsabilità della decisione presa”, ha concluso il sindaco. Poi l’appello ai ragazzi e ai relativi genitori: “Non andate in giro in questi giorni”.

Contagi in paese

Infine le rassicurazioni alla cittadinanza: la situazione nel comune della Bassa è sotto controllo. “I casi accertati sono sempre solo 7, di cui 2 riguardano assistenti della scuola. Quanto avvenuto alla scuola, che ha avuto origine da fuori istituto, non ha comportato nessun nuovo caso. Non risultano colpiti né genitori, né nonni, né parenti dei ragazzi delle scuole.”

Una cosa è certa: il caso della scuola di Borgo San Giacomo dimostra che anche a Brescia il sistema di tracciamento dei contagi, la prima arma per combattere la diffusione incontrollata del virus, comincia a tentennare. Il personale addetto al contact tracing andava potenziato nei mesi in cui le curve hanno rallentato, ma il governo ha pubblicato un bando per ingrossare l’esercito dei “tracciatori” solo poche settimane fa, nel pieno della seconda ondata.  

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