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Brescia, Reggina denunciata per “irregolarità” nel piano di rientro del debito

Il club biancoblù vuole il ripescaggio in Serie B

Dopo la retrocessione che non accadeva da 38 anni a arrivata nella sfida playout persa con il Cosenza, il Brescia ha attaccato duramente la Reggina che quest’oggi, venerdì 9 giugno, ha avuto il dibattimento, a cui è stato ammesso anche il club biancoblù, presso il Tribunale di Reggio Calabria per l’approvazione del piano di ristrutturazione del debito. La sentenza è prevista per lunedì pomeriggio, intanto il la società del presidente Massimo Cellino ha accusa duramente il club reggino non solo a parole, ma anche con una denuncia presentata allo stesso Tribunale, al Commissario giudiziale e alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, oltre che ai ministri Nordio, Giorgetti e Abodi, fino a Malagò, Gravina e Balata e alla Covisoc.

Come si legge dall’approfondimento redatto dalla Gazzetta dello Sport, Cellino ha incaricato un noto studio milanese di verificare i numeri presentati nel piano e, secondo la relazione, è stato redatto un articolato atto di opposizione, un esposto che mette in rilievo le irregolarità che sarebbero emerse dall’analisi, tanto da premettere che il piano e la relazione del professionista indipendente che l’ha accompagnato risultano fondati “su presupposti fattuali e dati numerici gravemente errati e del tutto indimostrati, da cui discende la non fattibilità del piano”, aggiungendo che “risulta gravato da macroscopiche violazioni normative”

Nel caso in cui il piano di rientro del debito non dovesse essere approvato, l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B della Reggina sarebbe a forte rischio è quindi il Brescia sarebbe ripescato. Il termine ultimo per l’iscrizione alla prossima stagione è il 20 giugno, ma sicuramente i tempi slitteranno a causa dell’iter giudiziario.

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