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Andrea Iaconi nuovo ds del Brescia. La firma è vicina

Manca solo l'ufficialità, incontro andato a buon fine. Calciopoli, il Brescia chiede un risarcimento di 36 milioni di euro: ieri l'udienza napoletana del processo, la Figc e le società chiedono in totale quasi 250 milioni

L’incontro tra la dirigenza bresciana e Andrea Iaconi sembra si sia concluso con successo e tra le parti manca davvero poco, l’accordo di massima è già stato raggiunto, manca davvero solo una firma. Iaconi sarà il nuovo direttore sportivo del Brescia Calcio, dopo l’ultima stagione a Grosseto, con cui però deve ancora risolvere qualche grana contrattuale. “Non posso ancora rilasciare dichiarazioni né tanto meno parlare di progetti futuri perché sono ancora sotto contratto – ha dichiarato all’uscita della Saniplast dei Corioni, la sede dell’incontro pomeridiano – Spero di risolvere la mia situazione entro pochi giorni per potermi sedere di nuovo a un tavolo e decidere. Corioni è un grande uomo di calcio, lo conosco da 30 anni”.

Non potevano mancare, oltre al presidente, anche Gigi Maifredi e i figli di Corioni, Fabio, Antonella e Ilaria. Presenti anche il consulente Ugo Calzoni e il team manager Edoardo Piovani. Quasi quattro ore di discussione, dalle possibili vie che potrà prendere la nuova società fino alla campagna acquisti, dalla scelta tecnica del nuovo allenatore agli obiettivi più realistici per la prossima stagione. Andrea Iaconi da sempre ragiona come piace al nuovo corso delle Rondinelle, tanti giovani e tanto vivaio, oltre alla valorizzazione dei talenti nostrani. Manca davvero poco all’ufficialità.

Nel lungo pomeriggio di ieri non sono mancate le visite di cortesia di due dirigenti del Milan, Filippo Galli e Silvio Broli, responsabili delle attività di base e del vivaio dei rossoneri. Entro breve verrà perfezionato anche l’ottimo rapporto di collaborazione che lega le due società, a livello giovanile. Qualche novità anche sulla questione Calciopoli, nella quale il Brescia è stato “palesemente danneggiato”: con l’ennesima udienza napoletana si è finalmente conclusa la fase “riservata alle richieste delle parti civili”.

Richieste che si traducono in un maxi risarcimento, quantificato dalla Figc in 245 milioni di euro. Il Brescia, dopo che il suo legale di fiducia Bruno Catalanotti ha ribadito nuovamente che “è aritmeticamente dimostrato che per colpa del gruppo che manipolava le partite il Brescia è andato in Serie B”, chiede in via ufficiale una quota di 36 milioni.

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