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Brescia e la sua anima…bio!

Le terre coltivate in maniera ecosostenibile aumentano, soprattutto in Lombardia. Brescia si scopre essere una delle provincie più bio della Regione. Ma la Lombardia è anche la terra dei mercatini bio. L'ultimo, Piacere Terra, è stato inaugurato questa mattina a Parabiago

Una volta si parlava di biologico come di un settore di nicchia solo per pochi veri cultori. Ora non è più così. Se infatti, grazie anche alla crisi che ancora imperversa nel nostro Paese, si sta sempre più riscoprendo l’importanza della terra e si assiste quasi a un ritorno alle origini con gli stessi giovani che proprio nel settore agricolo scoprono una valida opportunità per il loro futuro, chi ne esce veramente vittorioso è il settore biologico. Settore che non ha mai conosciuto crisi.


 

Le terre coltivate in maniera ecosostenibile aumentano in tutto lo stivale, soprattutto in Lombardia. La provincia bresciana si scopre essere una delle più attente a questo particolare tipo si coltivazione: da sola detiene il 6,4% del totale degli ettari coltivati della Regione. Dati alla mano, quelli ufficiali della Regione, in aumento sono anche gli operatori Bio: a Brescia ci sono 226 aziende agricole biologiche, solo Pavia ne ha di più. Se ci riferiamo ai soli produttori anche in questo caso vediamo come la provincia bresciana si scopre essere sempre più Bio ottenendo anche in questo caso la medaglia d’argento con un 19,7%.


 

Ma la regione Lombardia è anche quella del primato dei mercatini Bio. Proprio questa mattina ne è stato inaugurato uno nella provincia milanese, a Parabiago per l’esattezza. Il mercato Piacere Terra, come si legge nella nota, si pone l’obiettivo di «offrire ad una più vasta clientela eccellenze del territorio e prodotti alimentari convenienti, biologici e da agricoltura integrata, sempre con la massima attenzione all’aspetto nutrizionale e alla sostenibilità dell’intero assortimento». Qui possiamo trovare infatti un vasto assortimento di prodotti rigorosamente bio, tipici di quella terra: dalla frutta, alle conserve, ai formaggi, alla birra, ai prodotti per la cura della persona e della casa.


 

Sarà che piano piano stiamo sempre più acquisendo una reale coscienza sull’ambiente e su tutte le sue problematiche e che questo ci sta facendo cambiare l’atteggiamento che fino adesso avevamo verso la natura, atteggiamento esclusivamente distruttivo. Sarà che questa rivalutazione si sta riversando anche nel nostro modo di concepire il cibo. Scegliamo sempre più prodotti salutari, che non sono trattati e che siano 100% sostenibili. Una cosa comunque è certa, il biologico sta diventando uno dei settori centrali del primario. 

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