Canapa: da una piccola idea ad un grande progetto di abitazione ecosostenibile
E' l'inizio del 2014 quando il Dott. Bonali decide di trasferirsi dalla graziosa San Vigilio di Concesio alla campagna di Mairano. Un bel giorno di agosto si imbatte in un articolo che parla di un materiale costruttivo poco conosciuto e poco utilizzato che lo incuriosisce: la calce-canapa. L'attenzione maniacale per l'ambiente ed i viaggi quotidiani in metro lo portano ad approfondire storia e caratteristiche: è subito amore.
L'illuminazione è quella di utilizzare la tecnica costruttiva tipica delle case prefabbricate in legno ma di utilizzare quale riempimento delle pareti questo materiale che, da studi dell'università di Bath, promette un isolamento senza precedenti e la regolazione naturale dell'umidità: tutto in una parete da poco più di 30 cm.
Occorre premettere che l'utilizzo dell'impasto di calce e canapa è ben noto alla storia. Sembra infatti che il materiale fosse conosciuto ed utilizzato circa 1500 anni fa nel sud della Francia; gli archeologi hanno ritrovato un ponte costruito con un conglomerato di calce e canapa risalente al periodo Merovingio, tra il 500 ed il 751 d.C. (O'Flynn, 2001). L'utilizzo più recente ha iniziato a diffondersi nell'industria edile intorno ai primi anni '90 soprattutto in Inghilterra, in Francia ed in Australia. In Italia si deve attendere i primi anni 2000 con l'arrivo di prodotti premiscelati.
Ma l'intuito del Dott. Bonali è l'utilizzo della miscela calce-canapa all'interno di un processo industrializzato di realizzazione di pareti semifinite di edifici residenziali. L'utilizzo dell'impasto di calce e canapa come isolante e materiale da tamponamento, abbinato ad una struttura a telaio tipo "platform frame" rappresenta un nuovo approccio che combina materiali rinnovabili a basse emissioni di carbonio ed un'eccezionale prestazione termo igrometrica nonché la rispondenza alle normative antisismiche.
Questa innovazione pare rivoluzionerà il mondo delle costruzioni in quanto con il processo industriale di prefabbricazione delle pareti si controlleranno i costi e si innalzerà il livello qualitativo del prodotto. Questi fattori renderanno le case in "calce e canapa prefabbricate" il futuro dell'edilizia green. Per l'attuale progetto è stata utilizzata canapa certificata francese, ma il Dott. Bonali è già al lavoro per ottenere una certificazione italiana, anche grazie a collaborazioni con altre realtà del settore alimentare come Agricanapa, per abbattere ulteriormente i costi.
Il canapulo è ricco di minuscoli alveoli colmi d'aria in cui si verificano continui processi di micro-condensazione e micro-evaporazione in grado di bloccare il passaggio di caldo e freddo dall'esterno all'interno dell'edifico e viceversa. La calce permette la traspirazione.
Tra le altre proprietà, il truciolato ingloba il vapore acqueo, assorbendo l'umidità in eccesso e rilasciandola quando l'aria è troppo secca. Il processo di inertizzazione del composto calce-canapa rende ignifuga la parete mentre la struttura portante in legno la rende antisismica. Come sostiene il Dott. Bonali, "quando passione e professionalità si incontrano con l'imprenditoria bresciana, anche piccole idee come la mia diventano grandi opere". E ciò sicuramente lascerà un segno nel mondo della bioedilizia italiana.