Magasa e Valvestino mollano Brescia e scelgono il Trentino
Nel 2008 il referendum, poi i pareri positivi di Trentino e Lombardia: i piccoli Comuni bresciani di Valvestino e Magasa - insieme fanno meno di 350 anime - pronti a 'trasferirsi' sotto la bandiera del Trentino Alto Adige
Tutti insieme fanno (forse) 350 abitanti. Sono i Comuni di Valvestino e Magasa, a metà tra l’alto Garda bresciano e il Trentino. Ma che presto lasceranno davvero la Lombardia, per ‘trasferirsi’ oltre confine, e tornare a battere bandiera (e cassa) alla confinante Regione a statuto speciale.
Lo ha decretato un referendum del 2008, lo hanno confermato le due Regioni interessanti: Trentino, appunto, e Lombardia. Il consiglio regionale lombardo proprio in questi giorni avrebbe dato il via libera definitivo all’annessione trentina dei due piccoli Comuni bresciani.
Erano già stati di ‘proprietà’ trentina, o meglio asburgica. Almeno fino al 1918, quando la Grande Guerra finì e anche il Trentino divenne italiano. Ci ha pensato poi Benito Mussolini, una ventina di anni più tardi, ad annettere Magasa e Valvestino alla provincia di Brescia. Meno di 80 anni più tardi la storia si ripete, ma al contrario.
Ora manca l’ultimo ma fondamentale passaggio: la decisione del Parlamento. Perché in effetti manca una legge, la norma che possa permettere alle 350 anime separatiste di fare propria la decisione referendaria vecchia ormai di oltre cinque anni.