I sapori della vendemmia tra le colline e la riviera: torna Profumi di Mosto
Puntuale, come la vendemmia, anche se quest'anno (almeno in Valtenesi) la vendemmia è partita in ritardo. Con l'autunno torna in scena Profumi di Mosto, il circuito enogastronomico che celebra, appunto, la vendemmia nelle cantine della Valtenesi e del Garda. Un evento unico nel suo genere, e tra i più popolari e conosciuti: lo scorso anno si sono registrate più di 1500 presenze.
Sono ben 23 le aziende che partecipano alla 15ma edizione di Profumi di Mosto, suddivise in tre suggestivi itinerari in una decina di Comuni, sulle colline tra Desenzano e San Felice, attraverso i paesi dell'entroterra (Calvagese, Muscoline, Bedizzole e Puegnago) e quelli rivieraschi (Moniga, Manerba e Padenghe).
Ogni cantina proporrà in degustazione i vini prodotti in prevalenza con il vitigno autoctono Groppello, abbinati a piatti della tradizione gastronomica bresciana, proposti in collaborazione con gli chef di alcuni ristoranti del territorio. Tra questi anche lo stellato Riccardo Camanini, del ristorante Lido84 di Gardone Riviera.
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I visitatori potranno confrontarsi direttamente con i produttori, e approfondire così la conoscenza dell'antico (ma moderno) lavoro dei vignaioli. Tutti i vini di Profumi di Mosto saranno inoltre in degustazione a Villa Galnica di Puegnago, sede del Consorzio Valtenesi, dove dalle 19 prenderà il via il consueto brindisi finale con tanto di concerto live, insieme ai Teen Town.
Il carnet di degustazione costa 28 euro, compreso il bicchiere, ed è acquistabile anche il giorno della manifestazione in ogni cantina del percorso. Si può acquistare in prevendita (al costo di 25 euro) presso le filiali di Cassa Padana (info 030 9040334) oppure direttamente sul sito web ufficiale della manifestazione, www.profumidimosto.it
Il carnet si compone di 10 coupon, validi per l'accesso a 8 cantine del percorso, alle cantine “jolly” e per il gran finale di Villa Galnica. Profumi di mosto, e di vendemmia: il Consorzio Valtenesi annuncia la raccolta di 52mila quintali di uva, per una produzione di circa 4 milioni di bottiglie.