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Nel futuro del teatro romano c'è l'archistar David Chipperfield: "Tornerà a ospitare spettacoli"

L'architetto di fama internazionale ha ricevuto a dicembre l'incarico di progettare la valorizzazione dell'area

Grandi novità per il teatro romano: a immaginare la sua valorizzazione sarà David Chipperfield, grande firma internazionale dell’architettura. Fondazione Brescia Musei ha infatti affidato all’architetto inglese l’incarico di progettazione di massima dell’intervento sul sito archeologico, con un obiettivo ambizioso: renderlo nuovamente vivo e utilizzato, superando la semplice conservazione dell’antico. 

L’affidamento dell’incarico a Chipperfield è stato annunciato ieri dalla sindaca Laura Castelletti proprio davanti al teatro, in una conferenza stampa che l’ha vista accompagnata dai vertici di Fondazione Brescia Musei e dal presidente della Camera di Commercio Roberto Sacconi. Ma il contratto sarebbe stato siglato già a dicembre, e le interlocuzioni con Chipperfield già avviate. “Tornerà a Brescia tra il 21 e il 23 febbraio, per un nuovo sopralluogo”, ha anticipato il direttore della fondazione Stefano Karadjov.

La scelta della stella dell'architettura internazionale

Come già nel caso di Baldeweg, l’architetto e scultore spagnolo incaricato della ricollocazione della Vittoria alata nella cella del Capitolium, anche in questo caso Fondazione Brescia Musei ha scelto la strada dell’affidamento diretto a un professionista di fama internazionale. “Data la complessità del sito archeologico, era necessario prima comprendere che cosa si può fare qui, in che modo e in che termini, prima di poter procedere con uno strumento come una gara” ha spiegato la presidente Francesca Bazoli. E il professionista inglese, premio Pritzker - il “Pulitzer dell’architettura” - nel 2023, nonché attualmente al lavoro sul Museo Archeologico Nazionale di Atene, è stato individuato come la personalità più indicata per dare forma agli obiettivi che il comune di Brescia e la Fondazione si sono posti per il sito archeologico. Le sue idee dovranno poi essere calate in un progetto di fattibilità, su cui si esprimerà la Soprintendenza di Brescia.

La direzione: far rivivere il teatro

Il progetto è ancora in fase di disegno: non ci sono dettagli né tempi certi, anche se il primo confronto con l'architetto sarà fissato a tre mesi dalla consegna dei materiali di lavoro. Quel che è certo, per ora, è la direzione: sviluppare il futuro del teatro romano bilanciando le esigenze di conservazione dell’area con un nuovo impiego dello spazio a disposizione della cittadinanza. Recuperandone la funzione originaria di luogo vivo in cui incontrare lo spettacolo e l’arte. Un lavoro di equilibrio in cui Chipperfield ha fama di essere uno specialista. 

Non è ancora chiara, invece, l’entità dell’investimento che sarà necessario a sostenere l’intervento: dipenderà dal progetto. Di sicuro c’è che si tratta di un passo strategico non solo in un’ottica di sviluppo culturale della città, ma anche in relazione al potenziamento della sua attrattiva turistica, che dopo un 2023 da Città della Cultura è una leva economica sempre più considerata: non a caso, da subito l’iniziativa ha visto il coinvolgimento della Camera di Commercio di Brescia, che a ottobre 2023 ha siglato con Fondazione Brescia Musei una convenzione per patrocinare e co-finanziare le fasi di progettazione. 

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