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Cultura

Libri, eventi e occasioni di partecipazione: apre al pubblico la Biblioteca della Legalità

Lo spazio sito nella scuola secondaria di primo grado Kennedy torna in funzione dopo quattro anni di stop, con due giorni settimanali di apertura alla cittadinanza e tante iniziative in progetto

Due pomeriggi a settimana di apertura al pubblico, oltre 200 libri a disposizione, tanti progetti all’orizzonte: dopo quattro anni di fermo torna in funzione la Biblioteca Provinciale della Legalità. Sito all’interno dell’Istituto Comprensivo Kennedy Ovest 3 di Brescia, lo spazio culturale ha riaperto le porte alla città il 9 gennaio - e per la prima volta con un orario stabile - sulla spinta del coordinamento bresciano di Libera contro le mafie, in collaborazione con una cordata di enti del territorio e di un gruppo di volontari. 

Dagli orari ai nuovi progetti: le novità

Ogni martedì e giovedì, dalle 14,30 alle 17,30, chiunque voglia approfondire i temi delle mafie, della cittadinanza attiva e della legalità potrà recarsi al primo piano della scuola secondaria di via del Santellone 4: qui troverà una bibliografia tematica composta da libri per ragazzi - ma anche da titoli per un pubblico adulto; tavoli, sedute e pc per la consultazione e lo studio; anche uno spazio per realizzare riunioni o eventi, con una disponibilità di circa 50 posti. Gli orari d’apertura sono garantiti dal lavoro di dodici cittadini volontari. 

L’apertura fissa è il primo passo di un nuovo corso per la biblioteca, che ha preso il là con un accordo stipulato a novembre scorso tra Libera Brescia, la cooperativa sociale Il Calabrone, la Fondazione della Comunità Bresciana e la comunità per minori Opera Pavoniana. L’obiettivo: mettere lo spazio a disposizione della comunità e soprattutto degli studenti bresciani e realizzare, in raccordo con la scuola, iniziative di contrasto alla povertà educativa. “Amplieremo la collezione inserendo nuovi titoli” spiega Tania Maestri, volontaria di Libera Brescia che segue la riattivazione della biblioteca “ma abbiamo tante idee in cantiere. La scuola ci ha anche messo a disposizione dieci ore serali da utilizzare durante l’anno scolastico, che useremo per realizzare presentazioni e incontri aperti al pubblico”. Tra le iniziative allo studio c’è anche l’attivazione di un percorso per i minori soggetti alla misura della messa alla prova, grazie alla collaborazione della cooperativa il Calabrone. 

La storia della Biblioteca della Legalità

Lo spazio nasce con il lascito di Franca Prandini, che era stata insegnante presso la scuola secondaria di primo grado Kennedy e aveva a cuore i temi della legalità e dell’antimafia. Nel 2014 la collaborazione tra Libera Brescia, il Comune di Brescia, l’Istituto Kennedy e l’ufficio scolastico provinciale avevano trasformato in realtà il suo desiderio di dare ai giovani uno spazio dove diventare cittadini più consapevoli. Negli anni la biblioteca aveva ospitato laboratori scolastici, ma anche presentazioni di tesi e spettacoli teatrali. Con lo stop reso necessario dalla pandemia da covid-19, tuttavia, le attività al suo interno si erano fermate e il progetto di farne uno spazio a disposizione del territorio era stato accantonato. 

A dieci anni di distanza, il progetto di una biblioteca “di comunità” sembra essere in decollo: Libera Brescia ha coinvolto gli studenti universitari del gruppo Studenti Per, che contribuiscono con alcune ore mensili, e la biblioteca Ghetti, che ha contribuito a trovare i volontari - tra i quali figura anche Rosaria Prandini, sorella della professoressa Franca. Una prima interlocuzione è avvenuta anche con i consigli di quartiere di Chiusure, Badia e Urago Mella, e il prossimo passo sarà capire come coinvolgerli al meglio. “La nostra speranza” racconta Maestri “è che sempre più persone si avvicinino alla biblioteca, vivendola e costruendo iniziative con noi: aspettiamo tutte e tutti”. 

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