Lombardia, i sindacati alle imprese: "Serve un'azione comune"
Cgil, Cisl e Uil rispondono all'allarme di Confindustria: "I problemi in comune da affrontare sono più delle distanze da tenere"
Dare vita ad una "urgente azione comune tra impresa e lavoro" partendo da "alcuni temi concreti".
E' la proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia agli industriali, che hanno lanciato l'allarme "codice rosso" sulla situazione economica lunedì scorso in Confindustria Lombardia.
"In questi primi mesi del 2013 - si legge nel testo inviato alle imprese - sono già oltre 10.000 le aziende che hanno richiesto ammortizzatori sociali in deroga, oltre 50.000 i lavoratori interessati". "Le risorse già stanziate - osservano le organizzazioni dei lavoratori - non consentono di arrivare a giugno. Occorre destinare di più per la Lombardia: lo abbiamo ripetuto in queste settimane e lo ribadiremo martedì 16 aprile sotto la sede della Regione".
Crisi: 615 nuovi poveri al giorno dal 2007,
e crescono le tasse
Questi i 'temi concreti' proposti dai sindacati: "dare stabilità al sistema di ammortizzatori per chi è in difficoltà e di sostegno alla ricollocazione per chi è disoccupato, modificare il patto di stabilità per saldare ulteriormente i debiti della pubblica amministrazione e per nuovi investimenti pubblici che possano generare posti di lavoro già a partire dai prossimi mesi, intervenire anche a partire dalle autonomie locali e regionali per abbassare il cuneo fiscale sul lavoro".
I sindacati mettono poi sul piatto la richiesta di "creare nuove forme di welfare integrativo, contrattate e sostenute dalle Parti Sociali, e raggiungere un accordo per arginare il fenomeno della disoccupazione giovanile e femminile, favorendo la generalizzazione delle assunzioni in apprendistato e innescando strumenti per la stabilizzazione del lavoro".