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Cronaca Moniga del Garda

Milioni di euro di rame dalla Russia, in fuga da mesi: donna in manette

E' accusata di ricettazione, falso e contraffazione. Un vero intrigo internazionale

Negli ultimi mesi i militari si sono dunque potuti concentrare sull'ultima latitante rimasta. Grazie ad appostamenti e pedinamenti è stato possibile “agganciare” la Alfa Mito di proprietà del figlio della donna: mercoledì notte i finanzieri si sono appostati fuori dalla loro casa di Seriate, giovedì mattina (non appena sono usciti) li hanno intercettati e fermati, e la donna arrestata.

Spy-story, dicevamo. La donna era riuscita a “clonare” il sigillo dell'Ordine dei Chimici, così da poter smerciare circa 10 chili di rame elettrolitico in polvere di dubbia provenienza (valore di oltre 2 milioni di euro) che poteva essere impiegato in campo medico per usi clinici e diagnostici. Pare che il materiale fosse stato rubato da un ospedale militare in Russia, con la complicità di soldati e ufficiali.

La donna riuscì a recuperarlo nell'autunno del 2014: il rame venne poi nascosto in una cassetta di sicurezza in Slovacchia, e a quanto pare venduto a un laboratorio medico tedesco. Proprio qui è stato di nuovo recuperato, ma dalla polizia slovacca. E per la 57enne un nuovo capo d'accusa: contraffazione di pubblici sigilli, che si aggiunge a una condanna (di 4 anni) per truffa, falso e ricettazione.

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