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Cronaca

Stamina, esperto: "Non abbiamo avuto acceso ai dati dei pazienti"

Parla Maurizio Scarpa, pediatra all'Università di Bologna e membro del comitato di esperti nominato dal ministro Lorenzin: "Ma non era nostro compito"

"Avremmo voluto avere accesso ai dati dei pazienti in trattamento a Brescia con il metodo Stamina, ma ci è stato detto che non era questo il compito del comitato scientifico".

Lo afferma Maurizio Scarpa, pediatra all'Università di Bologna e membro del comitato di esperti nominato dal ministero della Salute, ribadendo che la conclusione alla quale il comitato è giunto è la mancanza di scientificità del protocollo presentato da Davide Vannoni.

"Come comitato - spiega Scarpa, in riferimento ai dati dei verbali dei Nas - non abbiamo potuto effettuare alcun tipo di test e non era nostro compito analizzare i dati raccolti dagli Spedali Civili di Brescia", dove vari malati sono in trattamento con Stamina, e "non abbiamo avuto accesso nè ai dati di Brescia nè dei Nas".

Infatti, precisa, "il nostro compito era analizzare la scientificità e la sicurezza del protocollo cartaceo presentato da Vannoni, identificare i possibili siti di produzione delle linee cellulari e le malattie sulle quali applicare il protocollo stesso. Non abbiamo dunque fatto alcuna analisi chimica del prodotto, nè dato valutazioni circa la presenza o meno di cellule staminali in esso".

Il comitato, ha quindi sottolineato Scarpa, "ha lavorato in scienza e coscienza: la conclusione cui siamo giunti è che il protocollo presentato non ha elementi di sicurezza tali da poter dire che sia senza pericoli per i pazienti, e che non ci sono elementi che dimostrino la differenziazione delle cellule in cellule neurologiche".
 

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